Motta, Cambiaso e Juve-Inter: "Koopmeiners? Sarò sincero. Arbitri, spero che..."

Le parole dell'allenatore bianconero alla vigilia del derby d'Italia contro i nerazzurri di Inzaghi

Per la prima volta in stagione la Juventus ha raggiunto tre vittorie di fila, grazie al successo in Champions League contro il Psv e ora non vuole fermare questa striscia positiva. In campionato i bianconeri non hanno mai perso in casa e anche nel derby d'Italia contro l'Inter vogliano mantenere questa strisca. Motta per caricare l'ambiente ha invitato tutti a cena, uniti per lo stesso obiettivo. Il tecnico ha presentato il match in conferenza: l'avversario, il punto sugli acciaccati e il terma arbitri che da alcune ore sta facendo discutere.

Juve-Inter, conferenza Thiago Motta

Così Thiago Motta in conferenza stampa, partendo dalla striscia di vittorie e dalla condizione del gruppo: "La squadra sta bene, vincere porta stimoli, energia ed entusiasmo, tutte cose che vengono messe nel nostro lavoro. Vedo bene i ragazzi. Domani non avremo Gleison (Bremer), Juan (Cabal), Arek (Milik), Douglas (Luiz) e Pierre (Kalulu), invece recuperiamo Andrea (Cambiaso)". Una vittoria sarebbe importante più a livello psicologico che di classifica? "Noi cerchiamo la vittoria per tutto, il nostro lavoro è prepararsi, fare le cose giuste, per arriva alla vittoria. Ma dobbiamo meritarla, domani servirà mettere in campo tutte le nostre forze insieme, come squadra, per competere contro una grande avversaria. Partita di domani una delle più importanti, forse la più importante del nostro campionato, e servirà fare bene tutto: giocare bene a calcio, difendere bene, fare bene le transizioni, grande atteggiamento, cercare la vittoria ed essere squadra dal 1 all'ultimo minuto". Motta ha invitato tutto il gruppo ad una cena di squadra: "La cosa più importante è la prossima partita, poi vero che questa partita è sentita da tutti, lo sappiamo che c'è quel qualcosa in più, quell'atmosfera dentro al campo. Un privilegio vivere queste emozioni, ma la partita più importante è sempre la prossima partita, dovremo essere concentrati al 200%, questo è quello che vale sempre. La cena l'abbiamo fatta perché trascorriamo tanto tempo insieme nel lavoro, anche sabato e domenica. Ci sono domeniche e sabati che trascorriamo tutta la giornata insieme: siamo privilegiati di vivere nel calcio, perché lo amiamo e ti dà delle possibilità dal punto di vista economico. Il ristorante è per stare in un ambiente diverso, magari parlare di altre cose, vivere in un modo diverso rispetto al quotidiano. Abbiamo un bel gruppo di persone che vogliono stare insieme, che si vogliono bene, che vogliono fare le cose nel modo giusto. Domani è importante perché è la prossima partita".

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Motta su Koopmeiners

Su Koopmeieners: "L'ultima esclusione? Sicuramente non era contento. Domani iniziamo in 11, vediamo. Lui farà il suo lavoro come sempre, sia se partirà dal 1' che se entrerà dopo. Quando gioca dà tutto, quando non gioca dà il massimo per giocare quella successiva”. Col Psv è stato Veiga a far partire la prima impostazione, è cambiato qualcosa in questo senso poiché solitamente era un compito che spettava a Locatelli? "Ottima osservazione, hai visto bene: Renato ha questa qualità, ce l'hanno i nostri difensori, e quindi possono assumersi la responsabilità di iniziare il gioco. Il centrocampista può e deve abbassarsi, ma non sempre. Renato ha qualità sia nella esecuzione del passaggio corto a terra e nel trovare l'uomo libero tra le linee, ma ha anche con il gioco lungo. Federico (Gatti) anche sta migliorando tantissimo, può fare meglio nelle scelte quando iniziamo il gioco, ma con Renato dietro sfruttiamo le sue qualità di impostazione senza far abbassare sempre il centrocampista".

"Psv? No, Inter! E su Inzaghi..."

L'argomento si sposta sul prossimo avversario. Quando Motta era al Bologna con Inzaghi ha ottenuto un buono score, vincendo due partite: ma c'è una motivazione tattica? "Non la vedo così. Il Bologna ha messo in difficoltà l'Inter, né io né Inzaghi entriamo in campo, sono storie diverse, le cose cambiano. Inzaghi è un grandissimo allenatore, non devo dirlo io. Lo rispetto molto perché lo vedo come una persona seria, che continua nella sua linea, difficilmente esce dalla normalità, che è essere prima un essere umano e poi un allenatore. Non lo conosco benissimo personalmente, ma questa è l'idea che ho io. Lo stimo, allena il nostro prossimo avversario che come sempre rispettiamo: domani, con umiltà, vogliamo entrare in campo per fare le cose giuste e avere più possibilità di vincere rispetto a loro”. Dopo l'Inter ci sarà un'altra gara importante, quella col Psv: questo potrebbe portare Motta a valutare l'impiego di Vlahovic dal 1'? Il tecnico replica in maniera decisa: "Ti faccio una domanda, quale partita non è importante? Tutte lo sono. Quella con l'Inter è la più importante perché è la prossima, avremo tempo per pensare a quella di mercoledì. Siamo concentrati su domani, la squadra che domani scenderà in campo sarà quella che ritengo migliore per affrontare l'Inter. Posso schierarne 11 dal primo minuto, poi ci sono 95 minuti in cui posso effettuare le sostituzioni per alzare il livello durante la gara e competere con l'avversario".

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"Juve, dobbiamo meritare"

Sulla striscia di successi: "Spero che la continuità ci sia per tanto, è ciò che stiamo cercando. Ogni avversario porta delle difficoltà, abbiamo ottenuto 3 vittorie in modo diverso avendo di fronte squadre differenti. Domani vogliamo fare una grandissima partita e meritare la vittoria, concentrati al 200% per avere il risultato dalla nostra parte". Veiga ha detto che domani si dovrà vincere perché "siamo la Juve", Motta la vede così: "Domani dobbiamo vincere perché meritiamo la vittoria, tutti lo sappiamo. Poi vero che siamo la Juventus e la vittoria è una esigenza, noi vogliamo sempre vincere, anche in allenamento. Sono sicuro che quando perdono la partitella in allenamento non stanno bene il pomeriggio e hanno voglia di tornare il giorno dopo per confrontarsi coi compagni in maniera sana, vincere e vivere meglio. Dobbiamo meritarla la vittoria, e per meritarla dobbiamo fare le cose giuste, concentrati, competendo al massimo: fase difensiva, squadra solida e aggressiva, che vuole aiutarsi, generosa. Poi la fase offensiva: giocare bene a calcio, dinamismo, attaccare l'avversario e l'area di rigore, fare bene le transizioni perché in questo fondamentale l'Inter è molto brava. Dobbiamo essere concentrati per vincere, dobbiamo meritarlo il successo e non solo pensare che la vittoria arriverà, va cercata". Tema della gara di domani sono i calci piazzati, dove l'Inter ha grande efficacia: "Li prepariamo sempre, tutte le settimane. Abbiamo informazioni sia sugli avversari che sui nostri, possiamo migliorare sempre, è elemento importante nel gioco. Vediamo squadre all'estero che creano disequilibrio in queste fasi, ma noi siamo sempre attenti anche alle caratteristiche degli avversari, vero che l'Inter li fa bene ma noi dobbiamo essere più bravi di loro. Conta sempre tanto l'atteggiamento: in fase offensiva e difensiva conta tantissimo, chi vuole di più la palla per fare gol e difendere la porta".

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Motta e la questione arbitri

I bookmakers danno l'Inter favorita: su questo tema e sulle parole di Inzaghi in conferenza in merito al trattamento riservato all'Inter dai media sulle questioni arbitrali Motta afferma: "Rispetto le opinioni di tutti, e anche dell'allenatore dell'Inter. Io mi sento bene, vedo la squadra bene, mi sento bene quando mi sveglio e vengo a lavorare. In questo momento mi sento tranquillo, vedremo domani se manterrò la tranquillità o dovrò gestire quel momento lì. Servirà iniziare la gara di domani al massimo per meritare la vittoria". Incalzato ancora sul tema arbitri il tecnico bianconero aggiunge: "Errori ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre. Io sono il primo a sbagliare, quindi come posso io giudicare gli altri? Rispetto l'opinione di tutti, quando ci sono polemiche siamo tutti responsabili: io per primo, ma anche voi giornalisti e tante altre componenti. Se ne parla troppo, fa parte di questo gioco e va accettato, sperando che la prossima partita, che è una bellissima partita, si sbagli il meno possibile. Domani ci saranno 3 squadre in campo: noi, l'Inter e quella degli arbitri, che vanno aiutati. E come si aiutano gli arbitri? Zero simulazioni, nessuno fallo violento e nessuna perdita di tempo: se allenatori, giocatori e arbitri, tutti noi, riusciamo a gestire queste cose, sarà un miglior spettacolo per tutti, per noi e per il pubblico. Ognuno vuol vedere la propria squadra vincere, ma si vuol vedere anche un bello spettacolo. Siamo responsabili tutti, anche la vostra responsabilità è di fare le cose bene, fare un giudizio sulle cose fatte bene: così andiamo sulla strada giusta".

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Per la prima volta in stagione la Juventus ha raggiunto tre vittorie di fila, grazie al successo in Champions League contro il Psv e ora non vuole fermare questa striscia positiva. In campionato i bianconeri non hanno mai perso in casa e anche nel derby d'Italia contro l'Inter vogliano mantenere questa strisca. Motta per caricare l'ambiente ha invitato tutti a cena, uniti per lo stesso obiettivo. Il tecnico ha presentato il match in conferenza: l'avversario, il punto sugli acciaccati e il terma arbitri che da alcune ore sta facendo discutere.

Juve-Inter, conferenza Thiago Motta

Così Thiago Motta in conferenza stampa, partendo dalla striscia di vittorie e dalla condizione del gruppo: "La squadra sta bene, vincere porta stimoli, energia ed entusiasmo, tutte cose che vengono messe nel nostro lavoro. Vedo bene i ragazzi. Domani non avremo Gleison (Bremer), Juan (Cabal), Arek (Milik), Douglas (Luiz) e Pierre (Kalulu), invece recuperiamo Andrea (Cambiaso)". Una vittoria sarebbe importante più a livello psicologico che di classifica? "Noi cerchiamo la vittoria per tutto, il nostro lavoro è prepararsi, fare le cose giuste, per arriva alla vittoria. Ma dobbiamo meritarla, domani servirà mettere in campo tutte le nostre forze insieme, come squadra, per competere contro una grande avversaria. Partita di domani una delle più importanti, forse la più importante del nostro campionato, e servirà fare bene tutto: giocare bene a calcio, difendere bene, fare bene le transizioni, grande atteggiamento, cercare la vittoria ed essere squadra dal 1 all'ultimo minuto". Motta ha invitato tutto il gruppo ad una cena di squadra: "La cosa più importante è la prossima partita, poi vero che questa partita è sentita da tutti, lo sappiamo che c'è quel qualcosa in più, quell'atmosfera dentro al campo. Un privilegio vivere queste emozioni, ma la partita più importante è sempre la prossima partita, dovremo essere concentrati al 200%, questo è quello che vale sempre. La cena l'abbiamo fatta perché trascorriamo tanto tempo insieme nel lavoro, anche sabato e domenica. Ci sono domeniche e sabati che trascorriamo tutta la giornata insieme: siamo privilegiati di vivere nel calcio, perché lo amiamo e ti dà delle possibilità dal punto di vista economico. Il ristorante è per stare in un ambiente diverso, magari parlare di altre cose, vivere in un modo diverso rispetto al quotidiano. Abbiamo un bel gruppo di persone che vogliono stare insieme, che si vogliono bene, che vogliono fare le cose nel modo giusto. Domani è importante perché è la prossima partita".

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