Conte e la Juve, netto cambio di passo! Con il Napoli si è rotto qualcosa…

Il tecnico potrebbe lasciare la panchina anche se ha un contratto fino al 2027: le sue parole hanno acceso le speranze dei bianconeri e del Milan

Bastano poche parole e si prospettano scenari rivoluzionari per fine stagione. Che le big della Serie A (Inter esclusa) cambino gestione tecnica, è quasi scontato. Non altrettanto lo è il fatto che due big per eccellenza, ma un po’ ammaccate, possano scontrarsi sul medesimo obiettivo. Perché Juventus e Milan, già attente, hanno ulteriormente drizzato le orecchie una volta ascoltato domenica sera Antonio Conte, dopo il 2-1 con cui il Napoli aveva ridato sostanza alla lotta scudetto e appena definitivamente tagliato fuori dalla corsa Champions proprio i rossoneri:"Quello che dobbiamo fare ora è essere feroci e concentrarci sul presente. Dopo queste otto partite penseremo al futuro". Un futuro che Juventus e Milan vorrebbero rendere scintillante in maniera duratura per archiviare le montagne russe stagionali, fatte di alternanza in panchina (Igor Tudor per Thiago Motta in bianconero, Sergio Conceiçao per Paulo Fonseca in rossonero) e di risultati contrastanti. I nuovi contratti sono a termine, gli allenatori attuali si giocheranno una chance di conferma. Sarà il campo a decidere, con Conceiçao in affanno mentre Tudor è appena (ben) arrivato. Ma non solo. Perché una disponibilità di Conte cambierebbe ogni carta in tavola.

 

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Bagni: "Conte non è felice al Napoli"

È assodato che il tecnico stia vivendo qualche disagio a Napoli. L’accordo sottoscritto con Aurelio De Laurentiis vale fino al 2027, ma non è una garanzia. Come non sarebbe una garanzia l’eventuale conquista dello scudetto, da contendere a un’Inter avanti di tre punti. È stato decisivo quanto si è verificato a inizio anno e su cui tornato ieri Salvatore Bagni, uno che conosce bene l’ambiente: "Conte non è stato soddisfatto del mercato di gennaio, il Napoli si è indebolito - ha detto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 -. Nel momento in cui ti giochi lo scudetto, devi rinforzarti, non indebolirti. Non è felice e non può pensare che possa esserci anche l’anno prossimo un mercato come questa stagione. Si è concentrato sul gruppo, però è ovvio che dentro di sé non sia felice e così escono queste voci. De Laurentiis deve fare di tutto affinché Conte rimanga con lo staff per iniziare un percorso importante, anche a livello europeo". Si scrive mercato di gennaio, si legge Khvicha Kvaratskhelia. Il tecnico ha inghiottito suo malgrado la cessione al Psg e la (non) sostituzione con Noah Okafor, però qualcosa si è rotto. E l’ipotesi di un divorzio, oggi, è molto attuale. Non semplice, vista la presenza di un contratto in essere, ma possibile.

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Conte, Juve e Milan spalancano le porte

Alla Juventus, questa volta, le porte sarebbero ben aperte, per la felicità dei tifosi che sognano il ritorno dello storico capitano e del tecnico degli scudetti dal 2012 al 2014, quelli dell’orgogliosa rinascita. La società ha superato le fase delle polemiche legate al brusco addio, quello della frase "non puoi pensare di mangiare in un ristorante da 100 euro con 10 euro" con cui Conte parlava del mancato rafforzamento della squadra. Lui conosce l’ambiente e l’ambiente conosce lui, un suo ritorno sarebbe - al tempo stesso - una garanzia tecnica e una garanzia di juventinità. Le porte sarebbero aperte anche al Milan, dopo la bocciatura della passata stagione quando (Ibrahimovic dixit) fu scelto "un allenatore e non un manager, pur conoscendo la sua grandezza". Parole che hanno contrariato Conte (e molti tifosi rossoneri), ma su cui l’allenatore potrebbe mettere una pietra se il nuovo ds fosse Fabio Paratici, con cui ha lavorato alla Juventus e al Tottenham. Una scelta che, promettono in società, avverrà entro fine mese. Conte metterebbe da parte la sua juventinità e lavorerebbe con l’abituale professionalità, per provare a vincere lo scudetto con la terza big allenata, dopo i bianconeri e l’Inter. In caso di suo mancato ingaggio, Roberto De Zerbi rimane una pista praticabile. E il Napoli? Se Conte dirà addio, due le opzioni sul tavolo: un eccellente gestore di spogliatoio come Massimiliano Allegri oppure un sapiente uomo di campo come Gian Piero Gasperini.

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Bastano poche parole e si prospettano scenari rivoluzionari per fine stagione. Che le big della Serie A (Inter esclusa) cambino gestione tecnica, è quasi scontato. Non altrettanto lo è il fatto che due big per eccellenza, ma un po’ ammaccate, possano scontrarsi sul medesimo obiettivo. Perché Juventus e Milan, già attente, hanno ulteriormente drizzato le orecchie una volta ascoltato domenica sera Antonio Conte, dopo il 2-1 con cui il Napoli aveva ridato sostanza alla lotta scudetto e appena definitivamente tagliato fuori dalla corsa Champions proprio i rossoneri:"Quello che dobbiamo fare ora è essere feroci e concentrarci sul presente. Dopo queste otto partite penseremo al futuro". Un futuro che Juventus e Milan vorrebbero rendere scintillante in maniera duratura per archiviare le montagne russe stagionali, fatte di alternanza in panchina (Igor Tudor per Thiago Motta in bianconero, Sergio Conceiçao per Paulo Fonseca in rossonero) e di risultati contrastanti. I nuovi contratti sono a termine, gli allenatori attuali si giocheranno una chance di conferma. Sarà il campo a decidere, con Conceiçao in affanno mentre Tudor è appena (ben) arrivato. Ma non solo. Perché una disponibilità di Conte cambierebbe ogni carta in tavola.

 

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