Veiga per il Mondiale: il piano Juve, quando ci sarà il contatto col Chelsea

Bremer andrà in Usa, ma con minutaggio limitato: i bianconeri valutano la fattibilità di un’intesa per il portoghese. Situazione Rugani, parla l'agente

TORINO - Il passaggio di consegne nella guida tecnica ha giovato di sicuro a Renato Veiga: dalla parentesi Thiago Motta con la difesa a 4 all’insediamento di Tudor che ha portato al cambio tattico e alla retroguardia a 3. Così il portoghese è andato a piazzarsi al centro, potendo sfruttare l’abilità nel palleggio e una buona visione di gioco: un po’ per le tante assenze nel reparto, un po’ per capacità e a fronte di prestazioni convincenti, Veiga è diventato un punto di riferimento nello scacchiere di Tudor e sta scalando posizioni anche nelle idee della dirigenza per il futuro. C’è tempo, ma nemmeno troppo perché il Mondiale per Club è alle porte e, allo stato attuale, il portoghese non partirebbe per gli Stati Uniti con gli attuali compagni in bianconero.

La Juve studia il piano per tenere Renato Veiga

Dovrebbe tornare a Londra, sponda Chelsea, a meno che non si riesca a finalizzare una nuova operazione per tenerlo a Torino nella finestra dei primi giorni di giugno, aperta appositamente per consentire alle squadre che partecipano al Mondiale per Club di completare e perfezionare gli organici. Il Chelsea aveva pagato Veiga 14 milioni, adesso chiede più o meno il doppio per acquistarlo a titolo definitivo: la trattativa entrerà nel vivo tra qualche settimana, ma le intenzioni del club bianconero sono quelle di valutare la fattibilità di un riscatto o quantomeno di un prolungamento del prestito. Probabile un contatto tra club e chi gestisce il difensore nei primi giorni di maggio per provare ad apparecchiare l’affare, anche perché al Mondiale per Club quasi certamente ci sarà Bremer, ma con un minutaggio limitato dopo il lungo infortunio. In Inghilterra, Veiga piace a Tottenham e Brighton.

 

 

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Rugani e il ritorno alla Juve: parla l'agente

Rimanendo in tema di difesa, il ritorno di Daniele Rugani in tempo per il Mondiale per Club è un argomento destinato a diventare caldo tra qualche settimana. Nel frattempo il suo agente, Davide Torchia, è intervenuto sul canale YouTube di “Calciomercato.it” nel corso di Juve Zone e ha parlato del presente e del futuro del centrale di proprietà della Juventus: "Nella situazione attuale siamo spettatori del fatto che la Juventus deve analizzare bene le sue cose, con l’allenatore che ci sarà. Poi se continuerà con Tudor io sarei contento: non per una questione personale, ma perché è una persona solida, che è tanti anni che allena. Lo dico qua, non pensiamo che Tudor abbia una carriera peggiore rispetto a quella di Thiago Motta, perché Tudor ha già fatto l’allenatore, ha già avuto dei risultati, è allenatore fatto e finito. Rugani è sicuramente un giocatore che può far comodo, che ha già dimostrato che anche con un utilizzo altalenante i risultati sono sempre stati ottimali e poi ha 30 anni, quindi ha ancora 4/5 anni di altissimo livello, se non di più. Dall’altra parte, posso anche capire che nell’arco di una ristrutturazione benché tu sia stimato possano cercare altro: la Juventus farà le sue analisi. Il calciatore che va in prestito rientra al 30 di giugno alla squadra di appartenenza. Il Mondiale per club inizia a metà giugno e la Juventus, se dovesse volere il giocatore, non può aspettare il 30 giugno. Allora hanno fatto una finestra di mercato proprio per calmierare queste situazioni, così nel caso di Rugani o di Miretti ad esempio, bisognerebbe andare dall’Ajax o dal Genoa e chiedere di far rientrare il calciatore prima della normale scadenza. Prima di tutto, la Juventus deve valutare chi le serve e chi non le serve".

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TORINO - Il passaggio di consegne nella guida tecnica ha giovato di sicuro a Renato Veiga: dalla parentesi Thiago Motta con la difesa a 4 all’insediamento di Tudor che ha portato al cambio tattico e alla retroguardia a 3. Così il portoghese è andato a piazzarsi al centro, potendo sfruttare l’abilità nel palleggio e una buona visione di gioco: un po’ per le tante assenze nel reparto, un po’ per capacità e a fronte di prestazioni convincenti, Veiga è diventato un punto di riferimento nello scacchiere di Tudor e sta scalando posizioni anche nelle idee della dirigenza per il futuro. C’è tempo, ma nemmeno troppo perché il Mondiale per Club è alle porte e, allo stato attuale, il portoghese non partirebbe per gli Stati Uniti con gli attuali compagni in bianconero.

La Juve studia il piano per tenere Renato Veiga

Dovrebbe tornare a Londra, sponda Chelsea, a meno che non si riesca a finalizzare una nuova operazione per tenerlo a Torino nella finestra dei primi giorni di giugno, aperta appositamente per consentire alle squadre che partecipano al Mondiale per Club di completare e perfezionare gli organici. Il Chelsea aveva pagato Veiga 14 milioni, adesso chiede più o meno il doppio per acquistarlo a titolo definitivo: la trattativa entrerà nel vivo tra qualche settimana, ma le intenzioni del club bianconero sono quelle di valutare la fattibilità di un riscatto o quantomeno di un prolungamento del prestito. Probabile un contatto tra club e chi gestisce il difensore nei primi giorni di maggio per provare ad apparecchiare l’affare, anche perché al Mondiale per Club quasi certamente ci sarà Bremer, ma con un minutaggio limitato dopo il lungo infortunio. In Inghilterra, Veiga piace a Tottenham e Brighton.

 

 

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