Prestiti e riscatti Juve da Fagioli a Miretti: Giuntoli ricava 50 milioni

Il club è al lavoro per mettere da parte un prezioso tesoretto grazie ai giocatori di proprietà al momento in altre squadre: chi torna e chi no tra Nicolussi Caviglia, Kostic e gli altri
Prestiti e riscatti Juve da Fagioli a Miretti: Giuntoli ricava 50 milioni
© ANSA

TORINO - La stagione del riscatto è alle porte. E no, il riferimento non corre alla prossima annata, ennesima occasione – almeno nell’ultimo lustro – in cui la Juventus dovrà ripartire dopo aspettative disattese. Il riscatto in questione è quello dei giocatori bianconeri attualmente in prestito, in Italia o all’estero che sia: dalla cessione di alcuni di loro, infatti, alla Continassa confidano di incassare una cinquantina di milioni. Il classico tesoretto, poi nemmeno così “etto”, con cui finanziare le prossime mosse in entrata. 
Le trattative con i club in cui militano i tesserati “in Erasmus”, una decina disseminati per il Vecchio Continente, sono già entrate nel vivo. Almeno lì dove risulta necessario sedersi intorno a un tavolo. In che senso? Beh, in alcuni casi era già stato tutto predisposto in partenza, al verificarsi di determinate condizioni. L’esempio più recente è quello che riguarda il difensore Tarik Muharemovic, fresco di promozione in Serie A con il Sassuolo.

 

Da Fagioli e Nicolussi Caviglia a Rovella e Luca Pellegrini

E proprio l’immediato ritorno degli emiliani nella massima divisione ha fatto scattare l’obbligo d’acquisto del 22enne bosniaco a poco meno di 5 milioni complessivi, tra parte fissa e bonus. Ma non si tratta di un caso isolato. Anche il geometra del centrocampo Hans Nicolussi Caviglia è già divenuto a tutti gli effetti un calciatore del Venezia, a fronte di un corrispettivo di 3,5 milioni, mentre a giugno – al termine di un prestito biennale con obbligo di riscatto condizionato – il tandem composto da Nicolò Rovella e Luca Pellegrini passerà a titolo definitivo alla Lazio, assicurando 21 milioni totali alle casse della Juventus. E, poi, c’è Nicolò Fagioli, destinato a colorarsi di viola a prescindere dai verdetti del campionato in corso: il riscatto obbligatorio a 16 milioni, bonus compresi, si verificherà soltanto qualora la Fiorentina si qualifichi a una delle coppe europee della prossima stagione, ma l’intenzione di Commisso è quella di trattenere il ragazzo in Toscana a prescindere. L’asticella dei 50 milioni è a portata di mano già soltanto con gli affari conclusi o in via di definizione, dunque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La situazione di Kostic e Djalò

Ma Cristiano Giuntoli sta lavorando a molteplici tavoli per arrotondare la cifra. I discorsi più avanzati sono quelli con il Fenerbahce per Filip Kostic, che in riva al Bosforo viene utilizzato con continuità da Mourinho e che a fronte di pochi milioni – l’esterno a novembre compirà 33 anni – potrà cambiare maglia a titolo definitivo. Più complicato, invece, risolvere i restanti rebus senza ricorrere a un nuovo prestito o a una soluzione che non coinvolga i club attuali. Tiago Djalò, dopo i confortanti segnali inviati in inverno, è tornato nel dimenticatoio al Porto, e ben difficilmente i Dragoes a fine stagione si affacceranno ai cancelli della Continassa per trattare la permanenza del difensore lusitano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il futuro di Rugani e Miretti

Un discorso comune all’Ajax per Daniele Rugani e al Feyenoord per Facundo Gonzalez: i due centrali, approdati entrambe in Eredivisie la scorsa estate, hanno goduto di un minutaggio inferiore rispetto alle attese e hanno già messo in conto di far ritorno a Torino alla conclusione delle rispettive annate. Più confortante l’impiego trovato al Girona da Arthur, che otto turni fa ha vissuto un nuovo esordio nella Liga dopo i fasti del Barcellona e da allora non è più rimasto seduto in panchina. Ma, nel caso del metronomo brasiliano, le difficoltà riguardano l’ingaggio faraonico che si porta appresso, più che una valutazione extra-large ormai abbondantemente ammortizzata dai bianconeri: improbabile, anche nel suo caso, una conferma nell’organico in cui figura oggi. Differente, infine, lo scenario che fa da contorno all’apprendistato vissuto al Genoa da Fabio Miretti, che in Liguria ha trovato quei minuti di cui difficilmente avrebbe potuto disporre in bianconero. Nel suo caso, infatti, è la Juventus ad avere tutte le intenzioni di riportarlo alla base per valutarne da vicino i progressi compiuti. Poi, certo, l’ultima parola spetterà al tecnico che siederà in panchina da agosto in avanti...

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - La stagione del riscatto è alle porte. E no, il riferimento non corre alla prossima annata, ennesima occasione – almeno nell’ultimo lustro – in cui la Juventus dovrà ripartire dopo aspettative disattese. Il riscatto in questione è quello dei giocatori bianconeri attualmente in prestito, in Italia o all’estero che sia: dalla cessione di alcuni di loro, infatti, alla Continassa confidano di incassare una cinquantina di milioni. Il classico tesoretto, poi nemmeno così “etto”, con cui finanziare le prossime mosse in entrata. 
Le trattative con i club in cui militano i tesserati “in Erasmus”, una decina disseminati per il Vecchio Continente, sono già entrate nel vivo. Almeno lì dove risulta necessario sedersi intorno a un tavolo. In che senso? Beh, in alcuni casi era già stato tutto predisposto in partenza, al verificarsi di determinate condizioni. L’esempio più recente è quello che riguarda il difensore Tarik Muharemovic, fresco di promozione in Serie A con il Sassuolo.

 

Da Fagioli e Nicolussi Caviglia a Rovella e Luca Pellegrini

E proprio l’immediato ritorno degli emiliani nella massima divisione ha fatto scattare l’obbligo d’acquisto del 22enne bosniaco a poco meno di 5 milioni complessivi, tra parte fissa e bonus. Ma non si tratta di un caso isolato. Anche il geometra del centrocampo Hans Nicolussi Caviglia è già divenuto a tutti gli effetti un calciatore del Venezia, a fronte di un corrispettivo di 3,5 milioni, mentre a giugno – al termine di un prestito biennale con obbligo di riscatto condizionato – il tandem composto da Nicolò Rovella e Luca Pellegrini passerà a titolo definitivo alla Lazio, assicurando 21 milioni totali alle casse della Juventus. E, poi, c’è Nicolò Fagioli, destinato a colorarsi di viola a prescindere dai verdetti del campionato in corso: il riscatto obbligatorio a 16 milioni, bonus compresi, si verificherà soltanto qualora la Fiorentina si qualifichi a una delle coppe europee della prossima stagione, ma l’intenzione di Commisso è quella di trattenere il ragazzo in Toscana a prescindere. L’asticella dei 50 milioni è a portata di mano già soltanto con gli affari conclusi o in via di definizione, dunque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Prestiti e riscatti Juve da Fagioli a Miretti: Giuntoli ricava 50 milioni
2
La situazione di Kostic e Djalò
3
Il futuro di Rugani e Miretti

Juve, i migliori video