La Juventus che forse non vedrai più: i dieci giocatori che rischiano

Riscatti difficili, cessioni inevitabili e qualche sacrificio: come potrebbe cambiare la squadra bianconera

Il finale di stagione della Juve sarà particolarmente significativo anche per pianificare la prossima annata. Partecipare o meno alla Champions League 2025/26 inciderà sicuramente anche nella costruzione della squadra, così come anche la scelta della guida tecnica per il campionato (conferma di Igor Tudor o nuovo nome?). Diverse situazioni dei calciatori presenti in rosa restano in dubbio in ottica futura: tra calciatori in prestito o in scadenza, acquisti che non hanno reso come sperato, big che interessano ai top club e giovani dall'avvenire incerto, Cristiano Giuntoli avrà dunque un gran bel da fare la prossima estate: ecco dunque le situazioni più incerte dei bianconeri attualmente in rosa.

 

Lloyd Kelly

Arrivato durante la sessione invernale di calciomercato, il suo futuro resta tutto da scrivere. Con il cambio di guida tecnica inevitabilmente delle riflessioni su di lui andranno fatte: Tudor o chi per lui decideranno di confermarlo? Dall’ex tecnico bianconero a quello attuale è riuscito a ritagliarsi grande spazio, giocando 6 gare da titolare da fine febbraio fino all’ultima con la Roma. Le idee di chi siederà in panchina il prossimo anno e inevitabilmente anche il modulo utilizzato potrebbero incidere sulla scelta. Sta di fatto che per lui scatterà l’obbligo di riscatto, ma neanche questo ne certificherà la permanenza.

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Renato Veiga

Anche lui arrivato nella campagna acquisti di gennaio (in prestito), complice anche la situazione emergenziale nel reparto, ha trovato subito grande spazio, giocando praticamente sempre con un’unica interruzione dovuta ad una problematica di natura fisica. Al centro della difesa a 3 di Tudor funge da playmaker arretrato grazie alla sua buona qualità palla al piede: le sue abilità in fase di palleggio potrebbero consentirgli di restare anche il prossimo anno? Molto dipenderà anche dalle discussioni con il suo club di appartenenza, il Chelsea, che di solito rappresenta bottega cara: negoziare a cifre abbordabili non sarà semplice.

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Andrea Cambiaso

Sembrava essere sul punto di partenza già nel mese di gennaio, con il forte interessamento da parte del Manchester City. Alla fine nulla di fatto e discorso rinviato in estate. Il pressing di diversi top club (oltre alla squadra di Guardiola anche Arsenal e Liverpool) potrebbe dunque portare alla separazione in caso di arrivo di offerta indecente. L’agente recentemente ha dichiarato come il sogno del calciatore sia riportare la Juve in alto, ma chissà che le cose non possano cambiare nel prossimo mercato in caso di proposta dal top club. Anche e soprattutto in questo caso molto dipenderà anche dalla scelta del tecnico in vista del prossimo anno, a meno che il bilancio (e quindi anche la partecipazione o meno in Champions) non imponga sacrifici necessari.

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Jonas Rouhi

Prelevato dalla Next Gen e integrato da Thiago Motta praticamente in pianta stabile in prima squadra, non ha mai trovato davvero spazio. Sono 6 le presenze in totale, un brevissimo scampolo di partita in Champions e le restanti 5 in Serie A. Eppure vuoi per il ruolo (gioca esterno sulla stessa fascia di Cambiaso) o perché non ritenuto sufficientemente pronto, sta di fatto che è finito ai margini della squadra. Una partenza in estate a questo punto appare probabile, da capire se il club bianconero deciderà di farlo partire in prestito mantenendone il controllo o a titolo definitivo.

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Douglas Luiz

Complice qualche acciacco fisico di troppo con ricadute annesse non è mai riuscito ad essere continuo pur mostrando a sprazzi le sue qualità. Investimento importante della scorsa estate, il futuro rimane in bilico. Il brasiliano sembra sempre più lontano dall’ambiente bianconero, complice anche qualche atteggiamento fuori dal campo attenzionato dal club. Sembra sempre più difficile una sua permanenza in bianconero, ma avrà comunque le ultime gare di campionato a disposizione per far ricredere in merito alla possibilità di restare alla Juve.

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Francisco Conceicao

Arrivato in prestito dal Porto, la sua permanenza sembrava praticamente certa pur dovendosi sedere nuovamente al tavolo della trattativa coi portoghesi. Nell’ultimo periodo le cose sarebbero però cambiate. Con Tudor è subentrato contro il Genoa e rimasto in panchina per tutti i 90' contro la Roma. Il post social pubblicato dal calciatore dopo la sfida coi giallorossi ha aperto a degli interrogativi in merito ad una sua conferma: d’altronde sul piatto della bilancia ci sarebbero circa 30 milioni di euro da versare nelle casse dei Dragoes per l’acquisto a titolo definitivo. Un acquisto che, anche complice il cambio in panchina, non appare essere più così scontato.

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Dusan Vlahovic

La permanenza del numero 9 in bianconero appare sempre più complicata. Con Motta le cose erano andate in una certa direzione, d’altronde la preferenza di Kolo Muani da parte dell’ex tecnico era diventata lampante. Con Tudor il serbo ha ritrovato spazio (titolare sia col Genoa che con la Roma), ma solo quello: né prestazioni indimenticabili né tantomeno gol. La sua situazione contrattuale fa il resto: ingaggio altissimo per i parametri della Serie A (circa 12.5 milioni di euro netti) e il contratto in scadenza a giugno 2026. Trovare un accordo per il rinnovo ad oggi appare abbastanza complicato, e dunque la via della cessione in estate sembrerebbe essere quella più facilmente percorribile.

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Arkadiusz Milik

Un anno da ‘desaparecido’ per il polacco. Problemi fisici maturati in estate e proseguiti di fatto per tutta la stagione, la data del rientro costantemente slittata non riuscendo a collezionare neanche una presenza con la maglia bianconera. Un’assenza che è pesata soprattutto nella prima parte di campionato, in cui l’unico vero riferimento centrale è stato Vlahovic. Dopo un anno del genere, pensare di proseguire insieme appare difficile, ma sta di fatto che Milik vanta comunque altri 12 mesi di contratto: l’accordo col club scadrà infatti il 30 giugno 2026.

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Kolo Muani

L’arrivo in prestito dal Psg e l’inizio incoraggiante. Il francese appena arrivato riuscì a segnare subito con grande continuità, abbinando la vena realizzativa a prestazione di alto livello. Col passare delle settimane e con una squadra in difficoltà anche lui è pian piano calato. E ora quella volontà che c’era di sedersi al tavolo delle trattative coi parigini per stabilire una cifra di acquisto sembra essere drasticamente diminuita, specie in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League. D’altronde l’obiettivo numero 1 per il mercato estivo sarebbe un altro: quello di Victor Osimhen.

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Samuel Mbangula

Potrebbe seguire le orme degli altri ex Next Gen come Soulé, Huijsen e Barrenechea, ovvero venire ceduto per fare cassa. L’impatto in prima squadra quest’anno è stato positivo, per certi versi anche sorprendente per la rapidità con cui si è ambientato a ritmi e pressioni della Juve dei big. Il rendimento stagionale resta decisamente positivo, ma in caso fosse necessario sacrificare qualcuno sull’altare del bilancio uno dei primi nomi potrebbe essere proprio quello del classe 2004 belga, che fino ad ora ha collezionato ben 30 presenze con 4 gol e 5 assist a referto.

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Il finale di stagione della Juve sarà particolarmente significativo anche per pianificare la prossima annata. Partecipare o meno alla Champions League 2025/26 inciderà sicuramente anche nella costruzione della squadra, così come anche la scelta della guida tecnica per il campionato (conferma di Igor Tudor o nuovo nome?). Diverse situazioni dei calciatori presenti in rosa restano in dubbio in ottica futura: tra calciatori in prestito o in scadenza, acquisti che non hanno reso come sperato, big che interessano ai top club e giovani dall'avvenire incerto, Cristiano Giuntoli avrà dunque un gran bel da fare la prossima estate: ecco dunque le situazioni più incerte dei bianconeri attualmente in rosa.

 

Lloyd Kelly

Arrivato durante la sessione invernale di calciomercato, il suo futuro resta tutto da scrivere. Con il cambio di guida tecnica inevitabilmente delle riflessioni su di lui andranno fatte: Tudor o chi per lui decideranno di confermarlo? Dall’ex tecnico bianconero a quello attuale è riuscito a ritagliarsi grande spazio, giocando 6 gare da titolare da fine febbraio fino all’ultima con la Roma. Le idee di chi siederà in panchina il prossimo anno e inevitabilmente anche il modulo utilizzato potrebbero incidere sulla scelta. Sta di fatto che per lui scatterà l’obbligo di riscatto, ma neanche questo ne certificherà la permanenza.

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