Pagina 2 | Conte, gli spifferi e la missione (im)possibile di Tudor: l'allenatore Juve

TORINO - L’allenatore, si sa, è un uomo solo, specialmente nella sconfitta: nel calcio, quando tutto va male, è il primo a pagare. Nella Juve succede di rado, ma in questa stagione c’è già stato un passaggio di testimone: il 23 marzo il club ha salutato Thiago Motta e ha accolto Igor Tudor, chiarendo dal principio quale sarebbero stati durata dell’impegno e obiettivi, in una stagione molto lunga da concludere con in tasca la qualificazione alla Champions e il percorso più lungo e qualitativo possibile nel Mondiale per Club americano.

Tudor, missione impossibile?

Prima di scegliere Tudor, il turbinio sul toto allenatore aveva rilanciato tanti nomi, tra i quali spiccava quello di Roberto Mancini, ma anche quelli di chi avrebbe potuto o dovuto riaprire un ciclo in estate: da Gasperini a Pioli passando per Conte. Ora la giostra riapre, nonostante il campionato sia ancora in corso, per di più nel momento dei verdetti che coinvolgono proprio i diretti interessati. Tudor aveva già dal principio la consapevolezza di avere una missione da portare a termine, prima di poter guardare un po’ più in là: la definizione di “traghettatore” non gli piace ed è difficile dargli torto, ma i discorsi sulla conferma potrebbero non essere determinati solo dal raggiungimento o meno dell’obiettivo Champions.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Le voci su Conte alla Juve

Con professionalità e serietà il tecnico croato va avanti, provando a spremere il massimo da un gruppo provato da una stagione complicata tra infortuni, errori, inesperienza e sfortuna. E poi chi lo sa, ma a differenza di marzo adesso gli spifferi - ripartiti di slancio negli ultimi giorni - riguardano principalmente un solo allenatore: Conte. Le voci di corridoio si rincorrono e di certo non possono trovare conferme, a livello ufficiale e nemmeno ufficioso: l’allenatore si sta giocando lo scudetto con il Napoli, club al quale è legato da un contratto con scadenza nel 2027. Ogni distrazione è inconcepibile, infatti Conte va avanti come un treno in corsa, senza voltarsi né guardare in giro. Però tutto attorno a lui comincia a muoversi, direzione Torino.

La conferma di Tudor

Questo non significa che Tudor non possa essere confermato o che il club bianconero abbia in mente altre soluzioni. Tuttavia l’impennata dei rumors è oggettiva e ha trovato nel retroscena su Oriali, poi smentito dallo stesso Napoli, ulteriore terreno fertile per far crescere le aspettative della tifoseria, tra chi vede in Conte l’uomo giusto per rilanciare i sogni di gloria bianconeri e chi invece non ha dimenticato il passato e non perdona. Che poi Conte possa liberarsi dal Napoli è tutta un’altra partita, che eventualmente andrà giocata a giugno, quando la stagione degli azzurri sarà finita - e pure il tipo di finale avrà un peso in tali discorsi - mentre quella della Juve sarà ancora in pieno svolgimento al Mondiale per Club, con Tudor seduto in panchina.

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Le voci su Conte alla Juve

Con professionalità e serietà il tecnico croato va avanti, provando a spremere il massimo da un gruppo provato da una stagione complicata tra infortuni, errori, inesperienza e sfortuna. E poi chi lo sa, ma a differenza di marzo adesso gli spifferi - ripartiti di slancio negli ultimi giorni - riguardano principalmente un solo allenatore: Conte. Le voci di corridoio si rincorrono e di certo non possono trovare conferme, a livello ufficiale e nemmeno ufficioso: l’allenatore si sta giocando lo scudetto con il Napoli, club al quale è legato da un contratto con scadenza nel 2027. Ogni distrazione è inconcepibile, infatti Conte va avanti come un treno in corsa, senza voltarsi né guardare in giro. Però tutto attorno a lui comincia a muoversi, direzione Torino.

La conferma di Tudor

Questo non significa che Tudor non possa essere confermato o che il club bianconero abbia in mente altre soluzioni. Tuttavia l’impennata dei rumors è oggettiva e ha trovato nel retroscena su Oriali, poi smentito dallo stesso Napoli, ulteriore terreno fertile per far crescere le aspettative della tifoseria, tra chi vede in Conte l’uomo giusto per rilanciare i sogni di gloria bianconeri e chi invece non ha dimenticato il passato e non perdona. Che poi Conte possa liberarsi dal Napoli è tutta un’altra partita, che eventualmente andrà giocata a giugno, quando la stagione degli azzurri sarà finita - e pure il tipo di finale avrà un peso in tali discorsi - mentre quella della Juve sarà ancora in pieno svolgimento al Mondiale per Club, con Tudor seduto in panchina.

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