Juve al Mondiale per Club: quando gioca e il possibile incrocio con l’Inter

Prima seduta di lavoro alla Continassa per Tudor: il torneo della Fifa assicurerà oltre 100 milioni di euro per la vincitrice

Adesso, sì, è tutto pronto. Adesso che la finale di Champions League, con i suoi fuochi d’artificio, ha mandato in archivio la lunga stagione canonica, l’inedito Mondiale per Club è pronto a prendersi la scena. Tutto pronto per la Juventus, che da oggi riprenderà la preparazione alla Continassa con vista sugli Stati Uniti. Tutto pronto per il variegato e accreditato lotto di avversarie, di cui nella scorsa notte si è scoperta l’identità dell’ultima qualificata. Il quadro delle trentadue pretendenti allo scettro iridato, in realtà, sarebbe stato ufficiale già da qualche tempo, se la Fifa non avesse in seguito escluso i messicani del Leon, causa multiproprietà, avendo il club i medesimi vertici del Pachuca. E dunque? E dunque, nella scorsa notte italiana, è andato in scena il playoff tra Club America e Los Angeles Fc per completare il novero delle partecipanti. A spuntarla, alla fin fine, sono stati… gli amici di Chiellini, ovvero la squadra a stelle e strisce, in cui il neo direttore delle strategie calcistiche (ammesso che così si possa tradurre Director of Football Strategy) ha chiuso la propria, gloriosa, carriera. I “black and gold”, nelle cui fila milita anche l’ex milanista Giroud, l’hanno spuntata soltanto ai supplementari, grazie a una rete di Bouanga, dopo che Igor Jesus aveva pareggiato proprio allo scadere il gol avversario di Brian Rodriguez. La squadra statunitense ha così completato il Girone D, in cui se la vedrà con Chelsea, Esperance Tunisi e Flamengo.

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Il Mondiale della Juve

La Juventus, invece, contenderà uno dei primi due posti della graduatoria, lasciapassare per il tabellone a scontri diretti, agli emiratini dell’Al Ain, ai marocchini del Wydad Casablanca e agli inglesi del Manchester City, in stagione già battuti nella prima fase della Champions League. L’esordio nella competizione avverrà nella notte italiana tra il 18 e il 19 giugno, quattro giorni prima, invece, il decollo dall’Italia alla volta degli States. Mancano meno di due settimane al via della missione, insomma, per questo da oggi non si scherzerà più. Archiviato con qualche fatica il quarto posto in campionato, infatti, i bianconeri hanno goduto di una settimana di riposo. Ma, d’ora in avanti, il teatro delle fatiche quotidiane tornerà a essere la Continassa, al saldo della dozzina di giocatori convocati in Nazionale. Tra infortunati e prestati in bilico, la situazione numerica non è delle più abbondanti in casa bianconera: per questo, agli ordini di Tudor, ci saranno anche Rugani e Kostic, oltre a qualche giovane di belle speranze. Già, perché il Mondiale per Club non sarà una tournée d’esibizione, ma una vetrina ufficiale con gli occhi del mondo puntati addosso.

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Il potenziale percorso

Inevitabile che il club voglia tornare dagli Stati Uniti con un risultato che possa concorrere a gonfiare il petto su scala internazionale, oltre che arricchire le casse societarie. La sola partecipazione, infatti, porterà alla Juventus un bottino di 18-20 milioni, destinato a crescere fin oltre i 100 milioni qualora il gruppo di Tudor la spuntasse sull’intera concorrenza. Ma già soltanto la qualificazione agli ottavi, tra risultati conseguiti nel girone e bonus per il passaggio del turno, permetterebbe ai bianconeri di incassare più di 30 milioni. Mica briciole, in generale e, a maggior ragione, di questi tempi. Da lì in poi, però, impossibile avanzare previsioni: tutto dipenderà dal gioco degli incroci, con il raggruppamento della Juventus destinato a intersecarsi con quello del Real Madrid. Il primo posto dell’una e il secondo dell’altra, o viceversa, imporrebbe un suggestivo confronto già agli ottavi. Mentre ai quarti, come possibili sfidanti, entrerebbero in gioco Inter e River Plate dal Girone E e Borussia Dortmund e Fluminense dal Girone F. Ma questa è un’altra storia ancora. Intanto occorrerà presentarsi in America nelle migliori condizioni possibili. Per l’onore. E pure per i soldi. 

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Adesso, sì, è tutto pronto. Adesso che la finale di Champions League, con i suoi fuochi d’artificio, ha mandato in archivio la lunga stagione canonica, l’inedito Mondiale per Club è pronto a prendersi la scena. Tutto pronto per la Juventus, che da oggi riprenderà la preparazione alla Continassa con vista sugli Stati Uniti. Tutto pronto per il variegato e accreditato lotto di avversarie, di cui nella scorsa notte si è scoperta l’identità dell’ultima qualificata. Il quadro delle trentadue pretendenti allo scettro iridato, in realtà, sarebbe stato ufficiale già da qualche tempo, se la Fifa non avesse in seguito escluso i messicani del Leon, causa multiproprietà, avendo il club i medesimi vertici del Pachuca. E dunque? E dunque, nella scorsa notte italiana, è andato in scena il playoff tra Club America e Los Angeles Fc per completare il novero delle partecipanti. A spuntarla, alla fin fine, sono stati… gli amici di Chiellini, ovvero la squadra a stelle e strisce, in cui il neo direttore delle strategie calcistiche (ammesso che così si possa tradurre Director of Football Strategy) ha chiuso la propria, gloriosa, carriera. I “black and gold”, nelle cui fila milita anche l’ex milanista Giroud, l’hanno spuntata soltanto ai supplementari, grazie a una rete di Bouanga, dopo che Igor Jesus aveva pareggiato proprio allo scadere il gol avversario di Brian Rodriguez. La squadra statunitense ha così completato il Girone D, in cui se la vedrà con Chelsea, Esperance Tunisi e Flamengo.

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