TORINO - Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con le pieghe della cinematografia contemporanea, si sarà accorto del ruolo sempre più centrale degli antieroi nelle pellicole dei registi più stimati. Sono loro a rubare il nostro sguardo, a rapirci, affascinarci. Profili tormentati, ambigui, imperfetti. Non cercano redenzione o applausi. Non promettono fedeltà. Eppure, in un modo o nell’altro, finiscono per essere necessari. Proprio come Dusan Vlahovic, abituato da settimane a camminare a testa alta tra le rovine delle aspettative, con la polvere dell’estate ancora sulle scarpe e negli occhi il riflesso di un’altra realtà. La stessa che si ritroverà di fronte sabato sera tra le mura dell’Allianz Stadium, vestito a festa per la gara più sentita dell’anno: il Derby d’Italia.
L'Inter alla finestra
L’Inter lo osserva con attenzione: nelle scorse settimane i dirigenti nerazzurri si sono mossi per sondare il terreno con il suo entourage. Una missione esplorativa, per comprendere se ci siano gli estremi per un eventuale passaggio in nerazzurro nella prossima stagione. Il profilo, del resto, rispetta in pieno i parametri di Oaktree (a gennaio compirà 26 anni). Sarebbe l’ennesima “Marottata”. Un profilo rubato alla concorrenza - sulla falsariga di quanto accaduto con Thuram (promesso sposo dei rossoneri due estati fa), Calhanoglu e Mkhitaryan - a parametro zero. Nulla di avviato, ma una semplice idea che potrebbe prendere forma nei prossimi mesi. Tanti - e forse troppi - i nodi da sciogliere.
Le cifre per Vlahovic
Non tanto per ciò che concerne l’ingaggio del serbo - in estate Dusan si era detto disposto ad accettare i 6 milioni annuali proposti dal Milan - quanto più per i bonus alla firma, che si aggireranno (Inter o non Inter) sui 10 milioni. I nerazzurri, poi, hanno scelto di investire 23 milioni per il cartellino di Bonny, confidando - allo stesso tempo - nell’exploit del gioiello di casa, Pio Esposito. Al momento, dunque, l’unico scenario che potrebbe accendere concretamente la pista per Dusan riguarda l’eventuale uscita di Marcus Thuram, su cui pende una clausola da 85 milioni di euro. Cifra tutt’altro che proibitiva, se si considerano le cifre monstre che i big club di Premier League (senza dimenticare il Psg di Luis Enrique) sono soliti spendere nel mercato estivo per i centravanti... Insomma, se ne riparlerà più avanti, ma è innegabile che questa gara per Dusan avrà un sapore speciale.
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