Bernardo Silva, fuoco vivo come De Bruyne: pazza idea Juve a zero

Scade a giugno, ma il suo futuro è incerto: il portoghese lascerà il City e Comolli valuterà la fattibilità dell’operazione

TORINO - Il mercato è appena finito, sì. Ma il prossimo mercato, persino quello estivo, è di fatto appena cominciato. I discorsi del momento, ovviamente, coinvolgono da vicino il bacino dei giocatori col contratto in scadenza a giugno 2026. Potenziali parametri zero, occasioni d’oro per il calcio italiano, soprattutto pensando ad alcune pepite d’oro che porterebbero valore tecnico ed esperienza internazionale. La Juventus, in questo senso, sta portando avanti alcuni ragionamenti sul futuro. In particolare sul centrocampo e la trequarti. Lì, dove servirebbe un uomo di geometrie. Lì, dove un campione aumenterebbe notevolmente il livello di competitività dell’intero reparto. Pensare a Bernardo Silva, in quest’ottica, è un passaggio immediato. E per certi versi scontato, visto il modo in cui si stanno muovendo le italiane, che quest’estate hanno avuto il coraggio di portare in Serie A stelle come Luka Modric e Kevin De Bruyne. Impatto immediato con Milan e Napoli, ma sfumature naturalmente diverse. Basti pensare alla carta d’identità: il croato ha 40 anni ed è stato consegnato a Max Allegri per completare un centrocampo che aveva l’assoluta necessità di un leader, il belga invece a giugno farà 35 anni e per Conte è una variante di livello assoluto sul piano tecnico e tattico.

La Juve punta Bernardo Silva

La manovra di Manna, bravo ad anticipare la concorrenza di mezza Europa per KDB, può diventare un modello per la Juve. Una fonte d’ispirazione, anche perché le modalità sono state comunque vantaggiose per gli azzurri: contratto biennale con opzione per il terzo anno. Per un fenomeno naturalmente sul viale del tramonto, ma ancora in grado di garantire prestazioni importanti e peso internazionale ad una squadra ancora leggera per certi palcoscenici. Ecco, Bernardo Silva per la Juve rappresenterebbe un’operazione simile e non solo perché anche il portoghese si libererà dal City. Difficile, infatti, che possa strappare un altro prolungamento di contratto: il gruppo Etihad, al pari dei top club, è scrupoloso quando si tratta di valutare dei rinnovi a giocatori con età avanzata. Bernardo Silva è però più giovane di De Bruyne: classe ‘94 contro classe ‘91. Tre anni influenzano i ragionamenti. Anche della concorrenza: per il trequartista ci sarà la fila già nei prossimi mesi.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Bernardo Silva verso l'addio al Manchester City

La sua è una fase crepuscolare - esattamente come quella del ciclo Guardiola a Manchester - ma l’apporto che può offrire non si discutono. Usato sicuro. E che usato. La Juve ci pensa e ci penserà, raccogliendo le prime informazioni con l’entourage del giocatore, che vuole prima regalarsi un anno magnifico: col club e poi al Mondiale col Portogallo. In primavera, però, dovrà iniziare a ragionare sul futuro e mai come stavolta potrebbe sentire l’esigenza di vivere una nuova sfida. In Europa, in America o negli Emirati Arabi, a seconda della soglia di fame che avrà ancora. Alla Continassa sperano che il fuoco di Bernardo Silva sia vivo come quello di De Bruyne, che si è messo in discussione con Antonio Conte, non esattamente il prototipo dell’allenatore rilassato e privo di ambizioni. Il portoghese con Guardiola è diventato una leggenda al City. Vincendo tutto e conquistando una credibilità unica. La Juve non è il cimitero degli elefanti, ma un club nel quale un parametro zero di questa caratura sarebbe vitale. Un ruolo glielo si trova, ad uno così. A prescindere da allenatore, moduli e qualsivoglia tatticismo. Bernardo Silva, d’altronde, è Bernardo Silva.

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TORINO - Il mercato è appena finito, sì. Ma il prossimo mercato, persino quello estivo, è di fatto appena cominciato. I discorsi del momento, ovviamente, coinvolgono da vicino il bacino dei giocatori col contratto in scadenza a giugno 2026. Potenziali parametri zero, occasioni d’oro per il calcio italiano, soprattutto pensando ad alcune pepite d’oro che porterebbero valore tecnico ed esperienza internazionale. La Juventus, in questo senso, sta portando avanti alcuni ragionamenti sul futuro. In particolare sul centrocampo e la trequarti. Lì, dove servirebbe un uomo di geometrie. Lì, dove un campione aumenterebbe notevolmente il livello di competitività dell’intero reparto. Pensare a Bernardo Silva, in quest’ottica, è un passaggio immediato. E per certi versi scontato, visto il modo in cui si stanno muovendo le italiane, che quest’estate hanno avuto il coraggio di portare in Serie A stelle come Luka Modric e Kevin De Bruyne. Impatto immediato con Milan e Napoli, ma sfumature naturalmente diverse. Basti pensare alla carta d’identità: il croato ha 40 anni ed è stato consegnato a Max Allegri per completare un centrocampo che aveva l’assoluta necessità di un leader, il belga invece a giugno farà 35 anni e per Conte è una variante di livello assoluto sul piano tecnico e tattico.

La Juve punta Bernardo Silva

La manovra di Manna, bravo ad anticipare la concorrenza di mezza Europa per KDB, può diventare un modello per la Juve. Una fonte d’ispirazione, anche perché le modalità sono state comunque vantaggiose per gli azzurri: contratto biennale con opzione per il terzo anno. Per un fenomeno naturalmente sul viale del tramonto, ma ancora in grado di garantire prestazioni importanti e peso internazionale ad una squadra ancora leggera per certi palcoscenici. Ecco, Bernardo Silva per la Juve rappresenterebbe un’operazione simile e non solo perché anche il portoghese si libererà dal City. Difficile, infatti, che possa strappare un altro prolungamento di contratto: il gruppo Etihad, al pari dei top club, è scrupoloso quando si tratta di valutare dei rinnovi a giocatori con età avanzata. Bernardo Silva è però più giovane di De Bruyne: classe ‘94 contro classe ‘91. Tre anni influenzano i ragionamenti. Anche della concorrenza: per il trequartista ci sarà la fila già nei prossimi mesi.

 

 

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