© RedazioneLa Juventus inaugura la domenica di Serie A con una sfida affascinante al Sinigaglia contro il Como, una squadra ambiziosa che sta ben figurando in campionato. Il match, atteso e carico di significati, è stato anticipato da un pre-partita denso di emozioni e spunti interessanti, sia tecnici che umani. Protagonista assoluto Igor Tudor con dichiarazioni importanti. Ma a prendersi la scena è stato anche il simpatico siparietto tra il tecnico croato e Thierry Henry, oggi azionista del Como, ma con un passato da calciatore proprio in bianconero. Un incontro tra due personalità forti, scandito da battute, sorrisi e un evidente rispetto reciproco.
Tudor: "Serve imporsi su un campo difficile, ma i ragazzi li ho visti bene"
Nel consueto pre-partita ai microfoni di Dazn, Tudor ha espresso grande determinazione e consapevolezza riguardo alla difficoltà dell’impegno contro il Como: "Da quando sono bambino fino a ora da allenatore ogni gara è decisiva, ma poi non è mai realmente così", ha esordito con filosofia. Il tecnico croato ha evidenziato come la preparazione della partita sia stata condizionata dalla pausa per le nazionali: "Abbiamo preparato la sfida in due giorni perché c'erano le nazionali", ha spiegato. Sull’assenza di Bremer: "L'infortunio di Bremer non c'entra niente con le scelte che si fanno. Si prova a fare quel che è il meglio per la squadra". A chi gli chiedeva del cambio di modulo, con il passaggio alla difesa a quattro, Tudor ha risposto con un sorriso: "Chi ha detto che ci mettiamo a quattro? La partita inizia tra un po', vediamo". Una dichiarazione che lascia spazio a sorprese tattiche, ma anche alla volontà di mantenere i riflettori accesi sulla prestazione collettiva.
Siparietto Tudor-Henry
Momento di grande leggerezza e umanità nel pre-partita tra Tudor e Thierry Henry, oggi azionista del Como ma con un passato anche nella Juventus. I due si sono incontrati pochi minuti prima del fischio d'inizio e hanno dato vita a una scena molto apprezzata dai presenti e dalle telecamere di Dazn. Tudor ha strattonato affettuosamente Henry, sorridendo, mentre l’ex attaccante francese ha reagito con classe e ironia, sistemando la cravatta all’allenatore bianconero. Un gesto semplice, ma che ha raccontato il rapporto di stima tra due protagonisti del calcio europeo. "Gli ho detto che deve tifare Juve, ha giocato con la Juventus e non può tifare per il Como", ha scherzato Tudor, per poi aggiungere parole sincere: "È un grande in tutti i sensi, è un campione in tutti i sensi". Tra strette di mano, abbracci e battute, il momento ha mostrato il lato più umano del calcio, dove il rispetto tra colleghi supera la rivalità sportiva.
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