Tudor, con la Lazio si torna a tre: la probabile formazione Juve tra turnover e ballottaggi

Le ultime dal campo bianconero in vista della sfida contro la squadra di Sarri

TORINO - No, non è il caso di lasciarsi Madrid alle spalle. Piuttosto, meglio mettersela sulle spalle: come uno zainetto da portarsi dietro, per aprirlo e guardare come si approcciano le partite, qual è l’atteggiamento giusto. In ogni caso, è arrivato il momento di guardare avanti, preparare la prossima sfida di campionato contro la Lazio. E chissà che nella Capitale la Juve non trovi l’occasione di infilare la mano dentro la Bocca della Verità e scoprire se la versione reale di sé stessa è quella impallidita sulle sponde del lago di Como, o quella più coraggiosa e viva del Bernabeu. Alla ricerca di certezze e di un accenno di continuità, Igor Tudor riparte dalle fondamenta più solide. Finisce in cantina l’esperimento della difesa a quattro e, invece, si continuerà con l’impostazione vista contro il Real: 3-5-2 o 3-4-2-1 a seconda dei momenti della partita e delle fasi da interpretare.

Juve, le ultime in vista della Lazio

Sulle scelte di formazione, invece, qualcosa cambierà, è fisiologico: la Juventus è pienamente dentro una delle fasi più calde del calendario e la sfida del Bernabeu ha consumato energie fisiche e mentali. Dietro, le defezioni fanno sì che il margine di manovra non sia così ampio: Gatti, Rugani e Kelly (900 minuti in campo fin qui, sempre presente) saranno difficilmente sostituiti. Qualche opzione in più, il tecnico croato ce l’ha sugli esterni dove Joao Mario e Kostic potrebbero insidiare i posti fissi di Kalulu (900 minuti anche per lui) e Cambiaso. Certo, è un’ipotesi remota, ma pur sempre percorribile. Le sensazioni si accompagneranno ai dati raccolti e, in questi giorni, alla Continassa si capirà chi tiene ancora botta di fronte al tour de force e chi invece ha bisogno di fermarsi.

Chi non ne ha bisogno è Locatelli, il capitano è rimasto in panchina per gran parte del match contro il Real Madrid e adesso morde il freno. Il ballottaggio con Koopmeiners - come si preannunciava in estate -, è uno dei temi delicati che caratterizzano e caratterizzeranno la stagione, ma questa volta non è da escludere che i due possano giocare insieme. L’italiano da mediano, l’olandese con il compito di alternarsi sulla linea di centrocampo, oppure sulla trequarti - anche se non gradisce -, dando così al modulo di Tudor la caratteristica ibrida che gli permette di muoversi dal 3-5-2 al 3-4-2-1. In attesa di Miretti che, appena rientrato, difficilmente potrà essere impiegato dal 1’. A proposito di cambi, infine, attenzione alla candidatura di David: l’erroraccio di Openda lo ha privato di un assist a tabellino, ma la giocata non è passata inosservata a Tudor che ora medita di farlo tornare titolare.

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