L’ex centrocampista della Juventus Claudio Marchisio ha parlato al termine dell’evento Rigenera Care, analizzando la prestazione dei bianconeri contro il Real Madrid e toccando diversi temi legati al momento della squadra di Tudor. Il Principino, da sempre voce lucida e appassionata dell’ambiente juventino, ha commentato con equilibrio le difficoltà di alcuni giocatori e la ricerca di una nuova identità collettiva, lo stesso aveva fatto Del Piero proprio nel post gara. Tra le sue parole emerge fiducia nei giovani, consapevolezza delle difficoltà attuali e un invito a ritrovare serenità dentro e fuori dal campo. Marchisio ha poi parlato di Yildiz, di Koopmeiners e del tema della leadership nello spogliatoio, sottolineando come la Juventus debba tornare a costruire una base solida per ambire ai grandi obiettivi.
Yildiz e l’emozione del Bernabeu
Marchisio ha voluto partire da uno dei simboli della nuova Juve, Kenan Yildiz, protagonista a Madrid con la fascia di capitano al braccio. “Per un ragazzo giovane come Kenan sarà stato emozionante indossare la fascia di capitano al Bernabeu, è chiaro che ci sono pressioni importanti ma lui è un ragazzo con la testa a posto e un grande lavoratore. Sono felice per lui, spero ci possano essere tantissime altre occasioni”. Parole che riflettono la fiducia di Marchisio nelle nuove generazioni, chiamate a costruire il futuro del club. Il talento turco rappresenta una ventata di entusiasmo e coraggio in una squadra ancora alla ricerca di un equilibrio stabile. Per l’ex numero 8, il percorso di crescita passa anche attraverso esperienze di questo tipo, capaci di forgiare carattere e senso di appartenenza.
Marchisio: “Il centrocampo a tre dà soluzioni in più”
L’ex centrocampista della Juve ha poi analizzato il tema tattico, sottolineando come il modulo possa influire ma non essere l’unico fattore decisivo. “Ognuno di noi ha le proprie idee a livello di modulo, io sono sempre stato convinto che il centrocampo a tre dia soluzioni in più, però più che questione di modulo è una questione di identità di squadra, avere giocatori che possano essere sempre presenti e cambiare il meno possibile”. Marchisio ha citato in particolare Koopmeiners, utilizzato in più ruoli durante la stagione: “C'è stato Koopmeiners, che nei vari mesi ha cambiato spesso ruolo e per lui stesso credo non sia semplice trovare un'identità. Spero Tudor la possa trovare presto”. Un invito alla stabilità e alla chiarezza tattica, elementi che secondo Marchisio sono fondamentali per permettere ai giocatori di rendere al meglio e ritrovare fiducia.