Koopmeiners, la ricerca di una “quadra” e la serenità perduta
Parlando ancora dell’olandese, Marchisio ha tracciato un parallelo con la propria carriera, evidenziando quanto la versatilità possa diventare un’arma a doppio taglio. “Un ruolo ben definito in un contesto ben definito può aiutare un giocatore che ha caratteristiche ben precise, anche importanti, ma che è in difficoltà dall'anno scorso. Io stesso in passato ho avuto dei momenti in cui giocavo ala, un po' centrocampo a due, a volte anche il terzino... ti porta ad avere una duttilità, ma anche a livello di performance rischi di finire in un imbuto da cui è difficile uscire”. Per l’ex bianconero, Koopmeiners ha bisogno di serenità e di un contesto stabile che lo aiuti a ritrovare la migliore versione di sé. “Lui stesso deve trovare una quadra, il contesto giusto, e lo stesso la società, gli serve serenità”. Parole che suonano come un consiglio.
Leader, gol e prospettive: la Juve deve ritrovare la sua strada
Marchisio non si è sottratto nemmeno alle domande sul gruppo e sulle difficoltà realizzative della squadra. “Ci vuole del tempo, alla Juve sono mancati dei leader non solo in campo ma anche fuori. La parte inferiore della piramide sono i giocatori ma gli serve anche una struttura fuori, le responsabilità vanno date a tutto il contesto”, ha dichiarato. Poi sull’attacco: “È una questione ampia, se guardiamo i numeri di Vlahovic, non segna da tanto però ha giocato bene a Madrid e la grande occasione se l'è costruita da solo con una grandissima giocata”. Guardando al campionato, Marchisio ha sottolineato l’equilibrio crescente della Serie A: “La Serie A si sta equilibrando, non a un livello più alto ma medio. Questo vuole dire che le top avranno sempre più difficoltà ad arrivare ad un posto Champions, la Juve fa parte di questo gruppo. Chi ce la farà è chi sbaglierà di meno”. Infine, un auspicio per il futuro e dice la sua se Tudor possa essere il tecnico giusto: “Bisogna sperarlo, serve dargli fiducia, Tudor conosce bene l'ambiente ed è stato un grande ex giocatore della Juve”. A chiudere sulle parole dell'allenatore sul calendario: "La Juve non deve cercare alibi sul calendario, ma cercare e trovare la propria strada. A Madrid c'è stata una grande reazione".
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