Calciomercato Juve, Milinkovic è andato. Tra i sette nomi di Comolli c’è la sorpresa della Serie A

Sergej ha rinnovato con l’Al Hilal fino al 2028: era il centrocampista preferito per gennaio. Adesso il dirigente bianconero deve correre ai ripari

Le occasioni sono così: vengono, e poi vanno, specialmente se non le cogli in tempo. La minaccia juventina su Sergej Milinkovic-Savic ha accelerato le chiacchierate di rinnovo, con tanto di ufficialità arrivata nella giornata di ieri: il serbo, all’Al Hilal dal 2023, resterà in Arabia Saudita almeno fino al 2028. «Ho vissuto i migliori momenti qui, e quello che mi connette a questo club è più di un contratto. La mia decisione era semplice, resto. Perché la gloria non viene mai lasciata indietro», ha spiegato l’ex Lazio ai canali della società. Un modo anche per spegnere tutti i rumors circolati nelle ultime settimane, a partire proprio dall’interessamento bianconero. Chiaramente diminuito, negli ultimi giorni. Quando è parsa più chiara che la decisione del giocatore sarebbe stata quella della continuità. Non c’è stato neanche il tempo per andare nel dettaglio, troppo più alta la proposta araba, e troppo importante Sergej per Simone Inzaghi, il primo a festeggiare per la permanenza del suo pupillo e già ai tempi biancocelesti.

Le necessità bianconere: occhi già al futuro

Tant’è: la necessità juventina resta, e il mercato è tornato dietro l’angolo, un paio di mesi in cui le idee dovranno essere quantomeno chiare. Cioè? L’obiettivo di Comolli, ma in linea teorica pure del prossimo ds, è quello di portare alla Continassa un giocatore fisicamente strutturato, in grado di coprire campo e di farlo con qualità. Non un regista vero e proprio. Ma uno da chilometri nel serbatoio e qualche gol nelle gambe. Il profilo del serbo, va da sé, sarebbe stato praticamente perfetto. Però di occasioni n’è pieno il calcio. Così come di nomi interessanti. Un paio, più volte seguiti: Bouaddi del Lille e i suoi 18 anni, un futuro praticamente assicurato e la necessaria pazienza di aspettarlo; Bissouma, in uscita dal Tottenham (è in scadenza), era stato un nome più volte accostato alla Juve in estate. E ancora: Ruben Neves, 28 anni, come Milinkovic all’Al Hilal. Potrebbe cambiare il volto al centrocampo, e infatti ci pensa soprattutto il Newcastle, da cui la Juventus prenderebbe più che volentieri Tonali. Un’altra storia, questa. Magari da ripescare nei prossimi mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Da Kessie agli occhi in casa Udinese

Nel mentre, si lavora con enorme pragmatismo, scandagliando una lista che possiede chicche da non sottovalutare. Come Schlager del Lipsia, uno da piazzare in mezzo e da affidargli i palloni che scottano di più. Come Franck Kessie, a luglio tra i favoritissimi per un colpo fondamentalmente mai arrivato (le spese sono state prevalentemente offensive). Quindi Atta dell’Udinese, mezzala. E infine Frendrup: a lui aveva pensato Giuntoli, perché sapeva esprimere le doti - anche di leadership - di cui necessitava la squadra allora di Thiago Motta, poi diventata di Igor Tudor. Di sicuro, il parere di quest’ultimo sarà chiave per capire la direzione da intraprendere, ancor prima del nome, ancor prima del budget. Che non sarà stellare, come in piena tradizione di gennaio. Che non sarà nemmeno al risparmio, considerato l’obbligo di arrivare in Champions League. A prescindere, oltre al centrocampista, potrebbe arrivare ancor prima un esterno basso. Lì si apre un’altra partita, con un’altra lista e un’ambizione diversa: pescare un titolare per oggi e per domani. Non sarà semplice, né lo sarà trovare il giocatore in grado di cambiare le dinamiche del centrocampo. Un ago in un pagliaio: meglio iniziare a cercarlo subito.  

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Le occasioni sono così: vengono, e poi vanno, specialmente se non le cogli in tempo. La minaccia juventina su Sergej Milinkovic-Savic ha accelerato le chiacchierate di rinnovo, con tanto di ufficialità arrivata nella giornata di ieri: il serbo, all’Al Hilal dal 2023, resterà in Arabia Saudita almeno fino al 2028. «Ho vissuto i migliori momenti qui, e quello che mi connette a questo club è più di un contratto. La mia decisione era semplice, resto. Perché la gloria non viene mai lasciata indietro», ha spiegato l’ex Lazio ai canali della società. Un modo anche per spegnere tutti i rumors circolati nelle ultime settimane, a partire proprio dall’interessamento bianconero. Chiaramente diminuito, negli ultimi giorni. Quando è parsa più chiara che la decisione del giocatore sarebbe stata quella della continuità. Non c’è stato neanche il tempo per andare nel dettaglio, troppo più alta la proposta araba, e troppo importante Sergej per Simone Inzaghi, il primo a festeggiare per la permanenza del suo pupillo e già ai tempi biancocelesti.

Le necessità bianconere: occhi già al futuro

Tant’è: la necessità juventina resta, e il mercato è tornato dietro l’angolo, un paio di mesi in cui le idee dovranno essere quantomeno chiare. Cioè? L’obiettivo di Comolli, ma in linea teorica pure del prossimo ds, è quello di portare alla Continassa un giocatore fisicamente strutturato, in grado di coprire campo e di farlo con qualità. Non un regista vero e proprio. Ma uno da chilometri nel serbatoio e qualche gol nelle gambe. Il profilo del serbo, va da sé, sarebbe stato praticamente perfetto. Però di occasioni n’è pieno il calcio. Così come di nomi interessanti. Un paio, più volte seguiti: Bouaddi del Lille e i suoi 18 anni, un futuro praticamente assicurato e la necessaria pazienza di aspettarlo; Bissouma, in uscita dal Tottenham (è in scadenza), era stato un nome più volte accostato alla Juve in estate. E ancora: Ruben Neves, 28 anni, come Milinkovic all’Al Hilal. Potrebbe cambiare il volto al centrocampo, e infatti ci pensa soprattutto il Newcastle, da cui la Juventus prenderebbe più che volentieri Tonali. Un’altra storia, questa. Magari da ripescare nei prossimi mesi.

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