"Mi dispiace tanto per Igor che è stato un caro compagno di squadra ed è una persona molto seria e schietta. Mi dispiace perché di conseguenza ci dà l'dea delle difficoltà che la Juventus ha in questi ultimi anni". A dirlo è Gianluigi Buffon, intervenuto alla cerimonia di chiusura del centenario del Corriere dello Sport-Stadio che si è tenuta lunedì 27 ottobre al Teatro San Carlo di Napoli. L'ex portiere e capitano della Juve ha risposto sul futuro della panchina bianconera dopo l'esonero di Igor Tudor, sollevato dall'incarico dopo meno di 24 ore dalla sconfitta rimediata all'Olimpico contro la Lazio all'8ª giornata di Serie A, che ha fatto seguito ai 2 ko precedenti con Real Madrid in Champions League e Como in campionato per un totale di 8 partite senza successi: l'ultimo nel derby d'Italia del 13 settembre. Buffon ha giudicato le irrisolte difficoltà della Vecchia Signora "fisiologiche nel momento in cui finisce un grade ciclo e ne deve cominciare un altro. Spesso c'è bisogno di tempo per trovare le persone giuste e metterle al posto giusto".
Buffon: "Spalletti il più indicato per la Juve"
Il capo delegazione dell'Italia ha inoltre risposto sulle indiscrezioni circa il futuro della panchina della Juve, che chiamano in causa anche l'ex ct della Nazionale Luciano Spalletti: "Se il mister dovesse andare a ricoprire l'incarico, secondo me, sarebbe la persona più indicata che la Juve potrebbe andare a prendere". Infine, il punto sulla corsa alla qualificazione Mondiali 2026 e il confronto fra la crisi del calcio italiano e i trionfi tricolore in altri sport come tennis e pallavolo: "Se non dovessimo andare ai Mondiali, ma io sono ottimista, l'errore sarebbe prendersela con qualcuno ed è l'errore che si continua a fare mentre nel frattempo non si fa nulla affinché, come comunità, si cresca. Gattuso? La scelta fatta è la migliore - di questo parere anche l'altro ex Juve e campione del mondo nel 2006 Fabio Cannavaro - . Se pagherà non lo so, ma è la scelta più adatta e funzionale al momento. Sebbene sia più complicato, bisognerebbe riuscire a mettere in campo nel calcio determinate regole che possano far sì che qualche giovane talento venga scovato, o addirittura creato dalla cantera calcistica. La prima cosa che ci vorrebbe, credo, da parte di tutti, delle società e di coloro che muovono i fili, sarebbe avere a cuore il futuro della nostra Nazionale e del calcio italiano". Tra gli ex bianconeri intervenuti sull'esonero di Tudor, anche Alessio Tacchinardi.
