Pagina 2 | Spalletti senza filtri: "La storia e la maglia Juve ad alcuni pesa. Koop in difesa per giocare noi"

Buona la prima sulla panchina della Juve per Spalletti. Nel giorno dei 128 anni dalla sua nascita, l'ex ct della Nazionale, porta a casa un successo importante per dare continuità alla vittoria contro l'Udinese del turno infrasettimanale. Un giorno di allenamento, qualche indicazione e scelte particolari che premiano i bianconeri allo Zini: Koopmeiners da braccetto a sinistra, Cambiaso a destra e anche mettere un centrocampista in più con McKennie a galleggiare tra le linee. Kostic la sblocca subito, nella ripresa poi è Cambiaso a indirizzare la gara, ma nel finale è la rete di Vardy a mettere un po' i brividi alla formazione del tecnico toscano. Il successo, però, arriva con uno Spalletti contrariato per il gol subito ed è proprio lui ad analizzare il 2-1 sulla Cremonese al termine della sfida. 

Spalletti e la posizione di Koopmeiners

L'allenatore analizza la prova dei suoi a Sky"Koopmeiners? Dopo due minuti lo sapevano tutti dove giocava, mi aspettavo fosse in condizione di fare male di più. Nell'azione perimetrale difficilmente siamo riusciti a cambiare fascia, loro di fatto hanno una punta sola perché è Vardy quello pericoloso. Koop è stato più difensore di tutti dal punto di vista di essere ordinati sulle ripartenze e di sistemare quelli davanti. Vardy è un campione e lo dice il gol che ci ha fatto, loro sono bravissimi a servirlo". Sulla partita: "Abbiamo fatto bene per una buona parte del primo tempo. Poi nell’inizio del secondo tempo abbiamo subito un po’ ma in mezzo a questo ci sono capitate tante situazioni da gol. Dobbiamo migliorare anche lì".

Crescita Juve e ritorno in panchina

E continua: "In cosa dobbiamo crescere? Spero di crescere in tutto. Bisogna crescere velocemente e ci sono delle potenzialità che si intravedono in alcuni giocatori di cui mi fido. Mi sembra un po’ di conoscerli. Lo spessore e il livello Juventus li mette in condizione di sentire la pesantezza di quello che c’è dietro. Parlando con la proprietà, a vederla da fuori, sembra una bella cosa la Juve, con la sede e i campi, poi entri dentro ma ti sembra di non aver visto niente perché essere a quel livello così non è facile, alcuni lo subiscono. Questa vittoria ci fa bene per lavorare con più tranquillità". Sul ritorno in panchina: "Noi che siamo sempre stati lì dentro abbiamo la necessità di questo contatto. C’è sempre da fare le cose fatte bene per dare piacere a chi ti vuole bene. Ci si impegna, diventa fondamentale instaurare rapporti anche con i giocatori. Spero che questa volta mi riesca a differenza della Nazionale. Possiamo crescere tanto come squadra".

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Spalletti: "Scudetto? Sono già con le spalle al muro"

Spalletti parla così a Dazn: "Le mie parole sullo scudetto? Sono già con le spalle al muro, l’ho detto perché bisogna dirlo. La strada è lunghissima. Sicuramente bisogna migliorare, anche se abbiamo fatto una bella partita. Non dobbiamo sciupare le occasioni, ma siamo contenti". Poi un siparietto con Ferrara: "Ciro stai calmo che sono nervoso (ride ndr)". Poi su Koopmeiners braccetto: "Lo può fare e lo ha già fatto in Nazionale. Quello di oggi è servito come messaggio, non si va a difendere si va a giocare. Ha comandato quelli davanti, è stato aggressivo e difensivo. Se lo avessimo usato di più nel giro palla, sarebbe entrato di più a centrocampo a fare superiorità. L’intenzione era quella, per far allungare Thuram. Questo lo abbiamo fatto poco. Si è fatto apprezzare di più per quelle che non sono le sue qualità". Sulla squadra: "Ho trovato una squadra in condizione, Tudor si vede che è uno che stimola la corsa. Poi ovviamente si subisce la pressione Juve, perché ha potenzialità da tutte le parti. Probabilmente qualcuno deve raggiungere quello spessore lì per starci comodo".

Spalletti: "Ottima gara. Koopmeiners? Una decisione va presa"

Spalletti parla anche in conferenza: "Buona la prima. Abbiamo fatto un’ottima gara. In alcuni momenti ci siamo abbassati troppo e siamo stati lunghi nel blocco squadra, la Cremonese sa trovare questo inserimento tra le linee. L’hanno subita in tanti, poi abbiamo fatto più cose. L’abbiamo messa in condizione di poterla riacciuffare". Su Koopmeiners: "Non mi viene il dubbio di niente, qualche decisione va presa. Questa era l’intenzione. È stato più bravo lui a fare la cosa che gli riesce bene, è stato coinvolto poco nell’entrare con la palla. Spesso si è cominciato a destra, ma prima o poi il buco in mezzo si trova. Vederlo sempre lì? È una cosa a cui si può pensare".

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Difetti da migliorare e l'esultanza sui gol

Sulla non esultanza ai gol: "Io ho quasi sempre fatto così. Quando arrivi in fondo c’è sempre quella dopo. A questi livelli sono stato sempre fortunato perché ho allenato grandi campioni, ma di strada ce n’è ancora tanta. Più si ha una testa che pensa, più si rimane lucidi meglio è, senza lasciarsi travolgere da quello che è un gol. I calciatori hanno avuto una reazione corretta. Koopmeiners ce l’avevo l’idea, loro qui hanno dato vita difficile a tutti. Ci sarà da soffrire, hanno fatto 12/13 gol, la metà di testa. Uno come Rugani può levarti i problemi. Sono nervoso, all’ultimo hanno preso anche un’ammonizione… Son già cotto un’altra volta, è stato bello vedere come i calciatori han partecipato". Sui difetti: "Possiamo migliorare tanti aspetti, non è detto che siano difetti, può essere anche non conoscenza. Bisogna vedere se si riesce a essere un blocco squadra sempre unito e se siamo disposti a fare la lotta con gli avversari. Abbiamo perso diversi contrasti che erano nostri, la palla è passata in certi momenti davanti alla porta diverse volte… Bisogna far gol lì, ma aver vinto qui è un bel biglietto da visita. Come viverla? In maniera semplice, tranquilla".

L'elogio a Tudor e la gara di Vlahovic

Poi il tecnico parla dell'aspetto mentale: "Tudor li ha allenati bene. Ha una classifica da rispettare, poi tutti vogliono vincere e vogliono essere supereroi. Manca qualche punto, però lui mi ha dato la possibilità di partire col piede giusto". A chiudere sui pochi gol dell'attacco: "Vlahovic ha fatto un lavoro splendido. Quando la Cremonese ci è venuta addosso forte e siamo stati costretti a buttare palla, in questo uomo contro uomo ci vuole qualcuno che vuole la palla e la mette giocabile per chi viene a sostegno e lo ha fatto tante volte. Ha portato a casa il lavoro in maniera splendida e aveva un cliente scomodo come Baschirotto. Riuscire a vincere tutti i duelli che ha vinto lui è tanta roba. Facciamo i complimenti a Dusan".

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Spalletti: "Scudetto? Sono già con le spalle al muro"

Spalletti parla così a Dazn: "Le mie parole sullo scudetto? Sono già con le spalle al muro, l’ho detto perché bisogna dirlo. La strada è lunghissima. Sicuramente bisogna migliorare, anche se abbiamo fatto una bella partita. Non dobbiamo sciupare le occasioni, ma siamo contenti". Poi un siparietto con Ferrara: "Ciro stai calmo che sono nervoso (ride ndr)". Poi su Koopmeiners braccetto: "Lo può fare e lo ha già fatto in Nazionale. Quello di oggi è servito come messaggio, non si va a difendere si va a giocare. Ha comandato quelli davanti, è stato aggressivo e difensivo. Se lo avessimo usato di più nel giro palla, sarebbe entrato di più a centrocampo a fare superiorità. L’intenzione era quella, per far allungare Thuram. Questo lo abbiamo fatto poco. Si è fatto apprezzare di più per quelle che non sono le sue qualità". Sulla squadra: "Ho trovato una squadra in condizione, Tudor si vede che è uno che stimola la corsa. Poi ovviamente si subisce la pressione Juve, perché ha potenzialità da tutte le parti. Probabilmente qualcuno deve raggiungere quello spessore lì per starci comodo".

Spalletti: "Ottima gara. Koopmeiners? Una decisione va presa"

Spalletti parla anche in conferenza: "Buona la prima. Abbiamo fatto un’ottima gara. In alcuni momenti ci siamo abbassati troppo e siamo stati lunghi nel blocco squadra, la Cremonese sa trovare questo inserimento tra le linee. L’hanno subita in tanti, poi abbiamo fatto più cose. L’abbiamo messa in condizione di poterla riacciuffare". Su Koopmeiners: "Non mi viene il dubbio di niente, qualche decisione va presa. Questa era l’intenzione. È stato più bravo lui a fare la cosa che gli riesce bene, è stato coinvolto poco nell’entrare con la palla. Spesso si è cominciato a destra, ma prima o poi il buco in mezzo si trova. Vederlo sempre lì? È una cosa a cui si può pensare".

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