Kostic, la rinascita e il retroscena: perché per Spalletti era importante...già quando era a Napoli

Profondità e pericolosità alla corsia sinistra, calciatore rigenerato e manovra Juve risollevata: un'altra chiave della rivoluzione tecnica del nuovo allenatore

Destini incrociati. Filip Kostic e Luciano Spalletti, infatti, potevano intersecare i loro percorsi calcistici già qualche anno fa. Per la precisione nell’estate 2022, quando l’allora tecnico del Napoli insieme alla dirigenza azzurra aveva valutato l’esterno serbo per rimpiazzare il possibile partente Matteo Politano. Ma andiamo con ordine. Quell’estate sarebbe poi passata alla storia come quella della Grande Rivoluzione in casa partenopea con gli addii dei totem Koulibaly, Insigne, Fabian Ruiz e Mertens per far spazio ai semi-sconosciuti Kim e Kvaratskhelia. Tra coloro destinati a salutare Castelvolturno sembra esserci pure il numero 21. A richiedere a gran voce Politano, infatti, era stato il Valencia di Gattuso, che l’aveva inserito in cima alla lista dei desideri. Motivo per cui il Napoli prova a cautelarsi, bussando alla porta dell’Eintracht Francoforte per Kostic. La richiesta dei tedeschi, però, da 20 milioni cash raffredda il pressing dei futuri Campioni d’Italia, che alla fine decidono di trattenere Politano. Una mossa inevitabile dinanzi alle proposte al ribasso provenienti dalla Spagna che mal si coniugano con le elevate pretese dell’Eintracht. La Serie A, però, è comunque nel destino di Filip, che proprio alla fine di quell’estate riesce lo stesso a sbarcare in Italia. Ad aggiudicarselo la Juventus che lo strappa ai tedeschi per 15 milioni.

Kostic sulla via del riscatto

Il resto è ormai storia: inizio super del serbo con ben 11 assist sfornati prima del calo nella stagione successiva e conseguente epurazione targata Thiago Motta nel 2024. E così Kostic va in prestito al Fenerbahce per far rientro alla Continassa 10 mesi dopo. C’è un Mondiale per Club da disputare e la rosa bianconera appare corta per tale manifestazione. Così Tudor, nel frattempo subentrato all’italo-brasiliano al timone della Vecchia Signora, decide di provare a rilanciarlo. Peccato che poi - al di là delle promesse verbali - non l’abbia mai impiegato con continuità. Ma questa è un’altra storia. A scongelare il classe 1992 ci ha pensato mercoledì Brambilla, che a sorpresa lo schiera titolare contro l’Udinese. Filip risponde presente, sfoderando un’ottima prestazione. L’avvento di Spalletti sulla panchina bianconera ha fatto il resto: il tecnico di Certaldo non ha dimenticato la stima nutrita in passato per il numero 18 e l’ha confermato sull’out mancino, liberando Cambiaso per la corsia opposta. Bingo. Lucianone ha così risolto due problemi in colpo solo. Tanto da sbancare Cremona al debutto proprio grazie ai gol dei due esterni (Kostic dopo soli 84 secondi). E non è stato affatto un caso. Col serbo che ora spera di tenersi stretta la maglia da titolare dopo gli ultimi mesi da panchinaro.

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