Curiosità e attesa per la prima partita in Champions League della Juve targata Luciano Spalletti: di fronte ci sarà lo Sporting Lisbona. Il tecnico ha vinto all'esordio sulla panchina bianconera nella trasferta dello Zini contro la Cremonese. Domani proverà a trovare il primo successo europeo, che coinciderà anche con il suo esordio all'Allianz Stadium da allenatore juventino. Una vittoria sarebbe importantissima anche e soprattutto in chiave classifica: la Juve, dopo le prime 3 gare, si trova al 25esimo posto con soli 2 punti raccolti. Spalletti, che quest'oggi ha guidato l'allenamento di rifinitura, ha presentato la gara di domani in conferenza stampa: al suo fianco Michele Di Gregorio.
Spalletti, Juve: conferenza Champions
Queste le parole di Spalletti: "Sono stato contento di aver fatto determinate scelte l'altra sera, mi hanno restituito informazioni per poter progredire col lavoro, per parlare coi calciatori e per poter andare avanti. Domani gara difficilissima: lo Sporting sa giocare a calcio, con Borges ha fatto vedere di saper stare in campo con un'idea di gioco precisa nonostante uno non riesca a codificarla. E' un po' una caratteristica del calcio portoghese: loro sono bravissimi a fare queste sostituzioni dei ruoli, la zona del campo è occupata ma ci può venire chiunque. Poi hanno qualità sulla trequarti, nello stretto, di palleggiare che è un'insidia per tutti".
Sulla posizione di Yildiz: "Un buon punto di partenza per qualsiasi persona è domandare all'altro dove si trova bene e cosa vorrebbe sentirsi dire e cosa gli piacerebbe io facessi per lui. Quando gli si domanda a lui, lui dice che gli piace interpretarla un po' quella posizione di centro-sinistra o spigolo sulla fascia: vanno bene entrambe, perché lui è bravo da seconda punta, ma anche da esterno. Quello che può andare a disturbarlo un po' è quando gli chiedi di fare dei rientri di 100 metri, ma nel calcio moderno anche quelli più bravi si adattano a fare questo. La tecnica, perché ti faccio vedere chi sono, la spallata che ti butta fuori dal campo perché ti faccio vedere dove voglio andare".