Gyokeres, la strategia Juve da 20 a 100. Tra gli esterni c’è chi torna di moda…

Attacco bianconero da rifare con il tesoretto dal Mondiale: lo svedese resta in cima alla lista dei desideri

TORINO - Ben lungi dal voler ricostruire la genesi di quest’affascinante fusione universale - quella tra i mondi di Damien Comolli e della Juventus - ieri a risuonare forte tra le mura della sala conferenze dell’Allianz Stadium è stato un termine in particolare, ripetuto più volte dal nuovo direttore generale bianconero: “ambizione”. Il desiderio smodato di tornare protagonisti fin da subito nei palcoscenici più prestigiosi. Certo, tra il dire e il fare c’è di mezzo un mercato ancora in fase embrionale, da costruire passo dopo passo, senza venire meno ai principi di sostenibilità economica imposti dal club. Ma gli investimenti ci saranno. Risolta, infatti, la questione “diesse”, il club tornerà forte sui profili in entrata. E la priorità, in questo senso, sta nel trovare il futuro centravanti della Juventus. A prescindere dal fascicolo Kolo, che verrà riaperto a Mondiale per Club finito e dunque a luglio, resta Viktor Gyokeres il sogno di mercato dei bianconeri.

Contatti avviati con Gyokeres

La Juve ha avviato i contatti nelle scorse settimane, con tanto di incontro a Londra tra gli intermediari del club e gli agenti del giocatore. Per strapparlo ai portoghesi servono all’incirca tra i 65 e i 70 milioni. Cifra importante, ma non proibitiva. A preoccupare, infatti, è la concorrenza dei tanti club europei (e non) per lo svedese. Anche se in realtà, sono poche le squadre che potrebbero permetterselo davvero: lo United, al momento, sembra in vantaggio, seppur indebolito a livello finanziario dalla mancata qualificazione alle competizioni europee. Ci sarebbe l’Arsenal, che però sta concretizzando il pressing per Sesko, o l’Al Hilal di Inzaghi, infastidito dal comportamento ondivago di Victor Osimhen...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le alternative a Gyokeres

La Juve resta lì, in attesa che il gioco a incastri delle punte le spiani la strada per far recapitare al giocatore un’offerta concreta. Ci vorrà pazienza, anche perché il cammino dei bianconeri al Mondiale per Club potrebbe essere decisivo per definire le strategie di mercato: la Juve, da un minimo di 20 milioni, potrebbe arrivare a incassarne oltre 100. Il secondo nome sulla lista di Comolli per l’attacco - sfumate ormai le piste per David e Osimhen - resta quello di Mateo Retegui, il cui cartellino gravita intorno ai 45 milioni. La stessa cifra richiesta dal Psg per Gonçalo Ramos, il “dodicesimo uomo” della formazione di Luis Enrique che - al netto del triplete sollevato con i parigini - potrebbe gradire un ruolo chiave all’interno di un progetto europeo ambizioso. Più defilate, per ora, le piste che portano a Krstovic e Lucca. Sul fronte offensivo sono in risalita poi le quotazioni dell’esterno Yeremay Hernandez. La trattativa tra Como e Deportivo per lo spagnolo sembra essersi arenata: la Juve resta alla finestra...

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TORINO - Ben lungi dal voler ricostruire la genesi di quest’affascinante fusione universale - quella tra i mondi di Damien Comolli e della Juventus - ieri a risuonare forte tra le mura della sala conferenze dell’Allianz Stadium è stato un termine in particolare, ripetuto più volte dal nuovo direttore generale bianconero: “ambizione”. Il desiderio smodato di tornare protagonisti fin da subito nei palcoscenici più prestigiosi. Certo, tra il dire e il fare c’è di mezzo un mercato ancora in fase embrionale, da costruire passo dopo passo, senza venire meno ai principi di sostenibilità economica imposti dal club. Ma gli investimenti ci saranno. Risolta, infatti, la questione “diesse”, il club tornerà forte sui profili in entrata. E la priorità, in questo senso, sta nel trovare il futuro centravanti della Juventus. A prescindere dal fascicolo Kolo, che verrà riaperto a Mondiale per Club finito e dunque a luglio, resta Viktor Gyokeres il sogno di mercato dei bianconeri.

Contatti avviati con Gyokeres

La Juve ha avviato i contatti nelle scorse settimane, con tanto di incontro a Londra tra gli intermediari del club e gli agenti del giocatore. Per strapparlo ai portoghesi servono all’incirca tra i 65 e i 70 milioni. Cifra importante, ma non proibitiva. A preoccupare, infatti, è la concorrenza dei tanti club europei (e non) per lo svedese. Anche se in realtà, sono poche le squadre che potrebbero permetterselo davvero: lo United, al momento, sembra in vantaggio, seppur indebolito a livello finanziario dalla mancata qualificazione alle competizioni europee. Ci sarebbe l’Arsenal, che però sta concretizzando il pressing per Sesko, o l’Al Hilal di Inzaghi, infastidito dal comportamento ondivago di Victor Osimhen...

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