Visto che il Consiglio di Stato non solo non smentisce, ma rimanda alla sentenza del Tar, è stata ritenuta corretta la scelta di accedere alla giustizia amministrativa, uscendo da quella sportiva per garantirsi il diritto alla difesa e al giusto processo.
«Nella decisione del Tar Lazio si richiama esplicitamente il principio costituzionale del “giusto processo regolato dalla legge” sancito dall’art. 111 della Costituzione. Il documento deve essere pubblico in ossequio di questo principio».
La sentenza del Consiglio di Stato può incidere sulla sentenza del Collegio di Garanzia che deve decidere sul ricorso della Juventus in merito alla penalizzazione di 15 punti?
«Il Tar ha statuito il diritto dei ricorrenti alla consegna del documento dapprima negato anche ai fini del suo eventuale utilizzo in sede difensiva nell’ambito del procedimento dinanzi al Collegio di Garanzia dello Sport. È logico ritenere che il documento possa contribuire a sostenere la violazione del diritto di difesa, essendo un dato di fatto che i legali della Juventus e degli altri ricorrenti non abbiano potuto disporne nei precedenti gradi di giudizio. E la violazione del diritto di difesa rientra nel sindacato di legittimità attribuito per competenza esclusiva al Collegio di Garanzia».