Non c’è ancora il risultato, ma la partita della giustizia sembra proprio essere andata bene alla Juventus, se l’uomo che, in teoria, avrebbe dovuto difendere la sentenza, le ha trovato un difetto e neanche troppo piccolo. Quindi tolgono i quindici punti? No, cioè sì, ma poi si deve capire il rinvio, insomma forse. Perché al netto delle sensazioni positive per la società bianconera, da ieri pomeriggio il problema più grande è spiegare. E non è un bel segnale per la giustizia sportiva. Perché in ballo c’è il campionato di Serie A, ovvero lo spettacolo sportivo più popolare e con l’impatto sociale maggiore nel nostro Paese.
Giustizia trasparente
Perché tutto dovrebbe essere chiaro a tutti e quando si pretende una giustizia trasparente, si intende una giustizia comprensibile a chiunque, senza che le spiegazioni seguano riccioli bizantini e le ipotesi siano così tante da confondere il tifoso. Il calcio è di tutti, recitano gli slogan spacciati dalle istituzioni, se lo è davvero, allora spieghino bene, anzi benissimo la sentenza che emetteranno oggi (e che verrà motivata in cinque giorni). Illustrino in modo chiaro e didascalico le loro decisioni.