Togli i punti, rimetti i punti, ritogli i punti: la giustizia sportiva ondeggia al ritmo del ridicolo mentre il campionato è in corso. Quella che vedete qui sotto non è la classifica reale, perché la restituzione dei quindici punti alla Juventus è solo momentanea: non è finita qui e, leggendo il dispositivo del Collegio di Garanzia dello Sport, è abbastanza chiaro che la Corte Federale d’Appello ridurrà il numero dei punti di penalizzazione, ma non si può capire di quanto. L’annullamento della sentenza “con rinvio”, dunque, allunga ulteriormente un iter che, tecnicamente, è iniziato due anni fa e che da tre mesi incombe sul campionato, erodendone la credibilità giorno dopo giorno.
Corsa Champions?
Per fortuna il Napoli è scappato da tempo e la lotta scudetto non è falsata, ma la corsa alla qualificazione Champions League è vittima degli stravaganti tempi e metodi della giustizia sportiva, incurante nel suo balletto autoreferenziale, di provocare danni enormi al sistema calcio di cui dovrebbe essere tutela e garanzia. Dal 20 gennaio la Juventus non sa per cosa sta giocando, le sue avversarie dirette non sanno in che posizione si trova e non lo saranno praticamente fino alla fine del campionato. Come è possibile vendere un prodotto Serie A di questo genere? Come è possibile andare a proporre i diritti tv con il rischio che gli strascichi di questa vicenda non si esauriscano in questa stagione? Come è possibile frenare l’ondata di disaffezione che l’indecifrabilità della situazione sta provocando? Chi pagherà questi danni?