Bilanci Juve, nuova indagine della Procura di Roma: cosa succede

Dopo la comunicazione al club riguardo l'inchiesta 'Prisma', gli inquirenti della Capitale aprono un ulteriore capitolo: ecco di cosa si tratta e che comporta
Bilanci Juve, nuova indagine della Procura di Roma: cosa succede

Dopo la comunicazione di conclusione delle indagini preliminari avvenuta ieri e condivisa dal club bianconero, oggi arriva la notizia di una nuova indagine sui conti della Juventus da parte della Procura di Roma. L'approfondimento degli inquirenti riguarda il bilancio 2021/2022 della società e in particolare la nota integrativa, prodotta a fine novembre 2022 durante lo stesso consiglio straordinario che ratificò le dimissioni di tutti gli uomini ai vertici del club, Andrea Agnelli in primis. Gli ex vertici della Juve (ancora non sono chiari i nomi), che erano già a conoscenza del procedimento allora condotto dalla Procura di Torino, sarebbero responsabili di non aver recepito con quel documento parte delle contestazioni già formalizzate.

Cosa rischia la Juve sul piano sportivo?

L'indagine è quindi nuova rispetto ai faldoni dell'inchiesta "Prisma", spostati nella Capitale dopo la sentenza della Cassazione che ne intimava il trasferimento per incompetenza territoriale. La Juve comunque sul piano sportivo, alla luce di quanto emerso finora, non dovrebbe rischiare nulla di nuovo. Le ipotesi accusatorie del nuovo fascicolo ricalcano infatti le stesse già prospettate dalla Procura di Torino e confermate da quella di Roma: questioni meramente contabili iscritte negli esercizi 2019-2020 e 2020-2021 e ora contestate anche al bilancio chiuso al 30 giugno 2022, riguardanti le cosiddette "operazioni incrociate", "manovra stipendi" e "accordi di recompra".

La nota della Juventus sulla chiusura indagini

"Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”), facendo seguito al comunicato stampa del 6 dicembre 2023, comunica di aver ricevuto in data odierna la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma (l’“Avviso”), alla quale sono stati trasmessi gli atti relativi alle indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, dichiarata incompetente dalla Corte di Cassazione all’esito dell’udienza del 6 settembre 2023".

"In linea con le ipotesi accusatorie già prospettate dalla Procura della Repubblica di Torino, l’Avviso fa riferimento a presunti reati di falso nelle comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza (Consob, nel caso di specie) e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Sulla base delle sommarie informazioni a disposizione allo stato, i fatti oggetto del provvedimento attengono ai bilanci al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 e sono relativi alle c.d. operazioni di “scambio” di diritti alle prestazioni sportive di calciatori (c.d. “operazioni incrociate”) e agli accordi di riduzione e ai successivi accordi di integrazione dei compensi del personale tesserato conclusi negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022 (c.d. “manovre stipendi”) nonché ai c.d. “accordi di recompra” attinenti a talune operazioni di calciomercato risalenti agli esercizi 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020".

"Per maggiori informazioni sul procedimento penale pendente e sulle relative ipotesi accusatorie, si rinvia alla relazione finanziaria annuale di Juventus al 30 giugno 2023. La Società e i propri esponenti destinatari dell’Avviso potranno, entro venti giorni, prendere visione ed estrarre copia degli atti di indagine ex art. 415-bis c.p.p. ai fini dell’esercizio dei propri diritti di difesa".

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