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MILANO - Ora Davide Calabria è un intoccabile. Lo è solo dallo scorso campionato. Seconda parte di stagione, quello del Milan degli invincibili, dei record continui. Davide è diventato un titolarissimo di questa squadra dal secondo tempo di Milan-Parma (15 luglio 2020) in poi, all’indomani dell’ennesimo infortunio di Andrea Conti. Da lì in avanti non è più uscito se non per riposare, dar spazio anche agli altri compagni meno fortunati. Ora per Stefano Pioli vale quanto Theo Hernandez. Paragone scomodo, che può far tremare, ma che Davide ora può anche sopportare. Ha la maturità giusta per farlo, per poter continuare a crescere in questa squadra senza più pensare di andare via. Zlatan Ibrahimovic ha aiutato tutti, Pioli ha aiutato soprattutto lui, questo ragazzo di 24 anni (compiuti domenica scorsa) che prima del suo arrivo mancava di personalità oltre che di attenzione. Attaccava e non difendeva. Era troppo difficile.
Promosso sul campo
Promosso a parole ma soprattutto sul campo. Si perché Pioli lo schiera dal primo minuto in campionato ormai da ben 15 partite consecutive. Un messaggio chiaro alla squadra e a lui passato da riserva a titolare fisso, da giocatore sul mercato a incedibile.
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