Pioli: "Ibrahimovic ci manca, Maignan il suo erede al Milan"

Il tecnico rossonero ha parlato al termine del match vinto 2-0 al Dall'Ara contro il Bologna: tutte le dichiarazioni
Pioli: "Ibrahimovic ci manca, Maignan il suo erede al Milan"© Getty Images

BOLOGNA - "Più metti in gioco i giocatori di qualità e più hai possibilità che ti diano la giocata. Ne abbiamo tanti, oggi si sono viste belle cose, ma anche che dobbiamo lavorare tanto per trovare gli equilibri. I nuovi sanno giocare a calcio, ci possono aiutare nella crescita. È un mese che siamo insieme, c’è da lavorare".

Il tecnico del Milan Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine del match vinto 2-0 al Dall'Ara contro il Bologna.

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Su Pulisic e Giroud

"Pulisic? Sono soddisfatto. Ai dirigenti avevo chiesto certe caratteristiche e certi ruoli, non nomi precisi, e sono arrivati. Sta nascendo un bel gruppo: i vecchi han fatto inserire i nuovi arrivati. Che Christian sia un talento lo sapevo. Quando ho parlato con lui nelle telefonate fatte ero convinto che avremmo preso un giocatore di talento. Bene così, sapendo che dobbiamo lavorare perché ci sono tante cose che possiamo fare meglio. Giroud? È un esempio, un leader tecnico e degli atteggiamenti. È sempre disponibile a lavorare per la squadra, ad aiutarla. È un grandissimo giocatore che ha vinto tanto. È felice con noi, non è più così giovane e bisognerà trovare il modo di farlo rifiatare", prosegue Pioli.

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Su Leao, Ibrahimovic e Maignan

"A Leao manca un ultimo step per diventare un fuoriclasse? Sì, io ci parlo tutti i giorni per fargli capire che lui è dotato di superpoteri, che vanno però messi a disposizione della squadra. Se impareremo a sacrificarci tutti potremo toglierci delle soddisfazioni. Ibrahimovic? Ci manca, però la cosa più bella che ha fatto è che ci ha fatto crescere come mentalità. Siamo cresciuti con lui. Se parliamo dell’aspetto caratteriale e mentale, Maignan è il giocatore che si avvicina di più", conclude Pioli.

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