Un difensore, possibilmente mancino, senza scartare l’ipotesi del ritorno di Gabbia dal Villarreal; il possibile arrivo in anticipo del terzino sinistro Miranda, bloccato per luglio, se il Betis Siviglia, che lo perderà a zero a fine stagione, non chiederà la luna; un centravanti con caratteristiche differenti da Giroud e Jovic - forte fisicamente e bravo ad andare in profondità - se ci saranno le opportunità giuste a livello tecnico ed economico. In sintesi, sono queste le linee che stanno guidando Furlani, Moncada e D’Ottavio nell’impostazione del mercato di gennaio. Un mercato che il Milan probabilmente non aggredirà subito come si poteva pensare in virtù dell’emergenza in difesa. La retrocessione dalla Champions all’Europa League ha cambiato le prospettive: rinforzare la squadra sì, ma seguendo la ragione, più dell'istinto.
Caccia al centrale
Nonostante la coperta corta in difesa, il Milan difficilmente acquisterà un centrale già a fine dicembre per metterlo a disposizione di Pioli per Milan-Cagliari di Coppa Italia in programma il 2 gennaio. Il recupero di Kjaer e il buon debutto di Simic, hanno diminuito l’emergenza con Tomori e il prossimo rientro di Pellegrino, senza dimenticare Theo Hernandez e l’altro giovane Nsiala-Makengo. Il Milan cerca un mancino, avrebbe voluto prendere subito Kelly del Bournemouth, ma il club inglese preferisce perderlo a zero a luglio e dunque i rossoneri proveranno a prenderlo, dovendo però battere una folta concorrenza, Juventus compresa. Sono arrivati dei “no” anche per Kiwior (Arsenal) e Badiashile (Chelsea), mentre è praticabile, ma complicata, la via che porta a Lenglet: il francese gioca poco all’Aston Villa, ma è di proprietà del Barcellona con cui ha un contratto da 6 milioni. Dunque prima Lenglet dovrebbe rientrare in Spagna, quindi essere prestato nuovamente questa volta al Milan che vorrebbe però la partecipazione del Barça al pagamento dello stipendio: non semplice. Per questo non va scartata l’ipotesi Gabbia: la dirigenza rossonera vorrebbe che lui continuasse a giocare e crescere, ma è innegabile che si inserirebbe in fretta nella squadra di Pioli.