MILANO - Il presente per decidere il futuro. Quattro mesi per capire se Olivier Giroud sarà ancora o meno un giocatore del Milan. Il contratto dell’attaccante francese andrà in scadenza il prossimo 30 giugno e le discussioni su una eventuale permanenza di uno dei principali eroi dello scudetto numero 19 verranno affrontante in primavera. Prima, però, c’è da cancellare l’errore dagli undici metri di sabato scorso contro il Bologna e vorrà provare a farlo tornando al gol, che gli farebbe fare un altro passo verso un nuovo record realizzativo con la maglia del Milan. Già, perché nella stagione 2021-22, Giroud si fermò a quota 11 in campionato (molti dei quali con un peso specifico enorme, come la doppietta nel derby di ritorno) mentre nel passato campionato, l’attaccante francese ha messo a referto 13. Difficile, ma non impossibile, ipotizzare un assalto ai 21 gol messi a segno con le maglie del Tours (stagione 2009-10 in Ligue 2) e del Montpellier (annata 2011-12 in Ligue 1), ma non è detto.
Giroud, rinnovo o separazione consensuale
Giroud, che probabilmente perderà pro tempore il ruolo di primo rigorista, ha ancora diverse partite davanti a sé per aumentare il suo bottino di gol con la nove del Milan sulle spalle per poi presentarsi da Furlani, Ibrahimovic, Moncada e D’Ottavio per parlare del suo futuro, con magari dei numeri ancora più importanti in mano rispetto a quelli attuali, che sono di tutto rispetto. Non ci sono molte strade da intraprendere: o si andrà verso un rinnovo di un altro anno dove Olivier sarebbe chiamato al ruolo di secondo attaccante e di leader dello spogliatoio, aiutando il nuovo centravanti a prendersi sulle spalle una grossa responsabilità come essere il titolare dell’attacco del Milan, oppure si andrà verso una separazione consensuale con Giroud che potrebbe anche essere incuriosito da un’avventura nella Major League Soccer, campionato che sta fungendo sempre più spesso da ultimo approdo per tanti giocatori prima del ritiro.