Chissà se lassù a Silvio Berlusconi sarà scappato un sorriso domenica scorsa. Il suo Monza ha sbancato il Bentegodi di Verona trascinato dalla prima doppietta in Serie A di Lorenzo Colombo. Il giovane attaccante classe 2002 incarna il manifesto del giocatore ideale che l’ex patron desiderava vedere in biancorosso: giovane, di talento, italiano, coi capelli in ordine e senza tatuaggi. Quella dichiarazione programmatica rilasciata dal Cavaliere 5 anni fa poteva far sorridere, eppure ha trovato piena realizzazione nel centravanti arrivato in prestito dal Milan. Se vogliamo Lollo ha pure una caratteristica in più rispetto al diktat berlusconiano: essendo di Vimercate, è brianzolo doc. In ossequio all’auspicio palesato 2 anni fa da Adriano Galliani di vedere nel Monza diversi ragazzi del territorio. Detto, fatto. Dopo capitan Pessina è arrivato l’ex Lecce, che spera di essere profeta in patria.
Colombo, l'obiettivo per il Milan
L’obiettivo di Colombo è la doppia cifra per riprendersi a fine stagione la maglia rossonera. Il Milan crede tanto nelle sue capacità, non a caso l’ha blindato col rinnovo del contratto fino al 2028 prima di mandarlo in prestito. La scorsa estate c’era la fila per averlo: dalle parti di via Aldo Rossi erano arrivate le richieste di Atalanta, Salernitana, Cagliari e Genoa, ma alla fine l’ha spuntata il Monza. Una scelta che si sta rivelando azzeccata, visto che in Brianza sta giocando con continuità. Lo step ideale per completare il processo di crescita. Considerata la penuria di centravanti italiani in circolazione, un’ottima stagione potrebbe spalancare al numero 9 pure le porte della Nazionale targata Spalletti. Un obiettivo da centrare nel giro di un paio d’anni per l’attuale punta dell’Under 21. D’altronde Lorenzo è uno abituato a bruciare le tappe. Come dimenticare nel post lockdown il debutto vincente con tanto di gol nel playoff di Europa League contro il Bodo Glimt. Una rete che ha rappresentato il completamento del percorso iniziato quando Colombo all’età di 7 anni era entrato nei pulcini del Milan, con cui ha fatto tutta la trafila del Settore Giovanile fino all’esordio tra i grandi nelle coppe europee.