De Laurentiis su Gattuso e Benitez
"A un certo punto ho visto alcune partite dove Gattuso non era in forma e alcuni commentatori erano ex calciatori che lui conosceva. Ho evitato che si potesse speculare in qualsiasi modo scegliendo il silenzio stampa visto che la mia intenzione era quella di andare fino alla fine. A un certo punto, viste le condizioni di Gattuso, mi sono dovuto preoccupare e ho chiamato subito Spalletti chiedendo la sua disponibilità. Ho convocato una riunione dove era presente tutta la squadra dicendo vi potrei pagare in ritardo e invece lo faccio con settimane di anticipo. Però sappiate che l'allenatore rimane, va rispettato, seguito e non voglio sentire storie. Questa è la ricostruzione di quello che è avvenuto. Con Benitez io mi sento ogni 4-5 mesi perchè è rimasta una specie di sintonia. Pur essendo uno spagnolo lui era molto inglese sul piano dell'organizzazione perchè la prima volta che parlammo di giocatori lui mi fece una lista e io dissi qui ci vogliono 300 milioni. Lui non si inquietò e mi presentò una seconda lista. Io dissi che anche quella era troppo cara e lui invece di mandarmi a quel paese si presentò con una terza lista che fu quella effettiva".
"Con il Covid non avrei dovuto fare determinati investimenti"
"Basta vendere un giocatore? Forse non basterà. Soprattutto dovremo vendere i giocatori che hanno aumentato a dismisura con la loro parte salariale quello che il Napoli non può pagare. Il Covid ci ha giocato un brutto scherzo ovvero quello di avere fiducia nelle autorità. Prima di Draghi ma anche in Europa tutti quanti sono andati a casaccio. Alcuni investimenti in tempo di Covid non avrei dovuto farli ma io sono un'ottimista. Mentre investivo la gente mi chiamava dicendo che non avrebbe potuto rispettare i contratti. L'errore di valutazione che spesso faccio è che immagino che gli altri la pensino come me".
Le parole su Napoli-Verona
"Rimproverare qualcosa a qualcuno è sempre la strada più corta e meno efficace. E' stato un anno e mezzo improprio perchè senza la presenza dei tifosi le partite sembrano giocate in un acquario. Una situazione irreale dove le voci degli allenatori sono diventate protagoniste. Su Napoli-Verona sono andato negli spogliatoi a suonare la grancassa durante l'intervallo e mi ha fatto piacere vedere il gol realizzato che mi ha quasi rilassato ma non mi ha fatto altrettanto piacere vedere il pareggio. Poi c'è l'episodio del Cagliari che già ci aveva creato patemi d'animo. Io non ho nulla da recriminare perchè è stato un campionato molto falsato. Prima di Napoli-Verona avevo preparato un ringraziamento e un augurio per Gattuso presso il club dove sarebbe andato a lavorare tant'è che mi contattò Barone due giorni dopo ma convinti che saremmo andati in Champions. Dopo il pareggio lo abbiamo dovuto vivisezionare e modificare. Gattuso lo avevo preso per tamponare l'uscita di scena di Ancelotti. Anche se avesse vinto il campionato la sua missione a Napoli si sarebbe conclusa. Con Mendes abbiamo anche parlato del rinnovo ma non ci siamo trovati in linea. Ancora oggi stiamo stabilendo di partire dal 20 agosto senza sapere se avremo negli stadi il pubblico. Vorrei tanto che i miei colleghi mi dessero ragione".