De Laurentiis: "Campionato giocato per creare un assist agli istituzionalisti"
"E' chiaro che sono stati momenti difficili questi del Covid che non ci aspettavamo. Quindi ci ha colti impreparati. Già nello scorso campionato avere questo problema nel mese di marzo, dover ritardare la fine del campionato e non avere spazio e tempo per programmare dove ognuno pensa ai propri egoismi perchè io avevo detto ma che senso ha dover programmare i campionati europei e quindi costringerci, senza aver fatto riposo, ritiro e mercato vero, per creare degli assist agli istituzionalisti. A coloro i quali non investono il proprio denaro nel calcio e stanno nel ruolo che ricoprono grazie a noi. Invece di tutelarci ci creano problemi non da poco".
De Laurentiis sulla finale di Euro 2020 a Londra
"Leggevo che al premier inglese, dopo aver castigato le squadre presenti nella Superlega, è stato accordato, nonostante le varianti presenti nel Regno Unito, la possibilità di fare la finale a Londra. Si parla di 75000 partecipanti forse riducibili adesso a 25000. Ricordo quando è partito il primo lockdown una settimana prima mi si chiedeva di andare a giocare in Spagna e ho detto scusate qui mi sembra che stia per scoppiare la terza guerra mondiale. Mi è stato risposto di prendere un aereo per Parigi e poi spostarmi in pullman. Per loro è più importante giocare una partita che preservare la salute dei popoli".
Le parole su calcio e mafia
"Calciopoli fa ridere rispetto a quello che c'è scritto nel testo di Cantone o in quello di Declan Hill perchè si parla di un nomignolo, un certo Dan operativo da Singapore dove la 'ndrangheta di quarta generazione che viene fuori da Harvard e Princeton gestisce il calcio scommesse insieme ai messicani. Girano 500 miliardi in nero all'anno e con questi soldi si possono fare eleggere anche presidenti di stati importanti, figuriamoci quello che può accadere nel mondo del calcio mondiale. La cosa bella è che Declan cita nomi, arbitri e date. C'è disamore dei giovanissimi verso il calcio giocato dagli altri e vuol dire che le istituzioni calcistiche da vecchie come sono non se ne sono accorte. Tutti fanno i cambi solo alla fine e questa cosa mi fa incazzare considerando che adesso le sostituzioni sono cinque".
De Laurentiis sul caso Salernitana
"E' difficile dare un giudizio schierandosi da una parte o dall'altra. Credo che ci siano delle interpretazioni sia sul piano sportivo che giuridico che non sono solo tutte da una parte. Non so in questa situazione quanto abbia giocato la diatriba personale o quanto invece ci sia solo quella miopia istituzionale. Certo è che se io so che in Serie A non posso avere una seconda squadra nel momento in cui sto lottando per venire in A devo avere già le carte in ordine per un'eventuale cessione. La stessa cosa che capiterà al Bari di mio figlio. Nel momento in cui entri nel professionistico della Serie C io mi sono dovuto tirare fuori. Che tu possa mantenere una quota di minoranza è da vedere se non sia possibile ma in realtà ricorsi alla Corte d'Europa o al TAR finora non ce ne sono mai stati. Sono quelle situazioni dove per il quieto vivere del calcio uno si dovrebbe sedere al tavolo cercando di risolvere la situazione ma non all'ultimo momento".