I tre volti della Roma con Dybala: come Mourinho sfrutterà la Joya

L'allenatore portoghese studia come utilizzare nel migliore dei modi l'argentino, da seconda punta oppure rifinitore
I tre volti della Roma con Dybala: come Mourinho sfrutterà la Joya© AS Roma via Getty Images

Passata la festa, tocca alla realtà. Roma (sponda giallorossa) deve rapidamente inserire nel cassetto dei ricordi belli la serata della presentazione di Paulo Dybala. Perché la quotidianità incombe, con un campionato che prenderà le mosse il 14 agosto con la trasferta di Salerno e con tre mesi in cui verranno disputate ben 15 giornate, prima della sosta per il Mondiale. Occorre partire bene e, soprattutto, tenere il ritmo, specialmente se si vogliono coltivare ambizioni. E la Roma le culla. Lo fa con le parole e i gesti di José Mourinho, che si è speso in prima persona per contribuire a costruire la squadra. Lo stanno facendo i Friedkin, supportando l’allenatore e Tiago Pinto perché gli obiettivi vengano raggiunti. Che occorra fare in fretta, poi, lo raccontano anche i test di stagione, come quello andato in scena ieri a Trigoria a porte chiuse e perso 0-1 contro l’Ascoli (rete di Botteghin al 22’ del secondo tempo). Un’amichevole in cui, un po’ sorpresa, Dybala è stato subito protagonista in campo, quando invece si pensava a una sua “prima” in giallorosso sabato ad Haifa contro il Tottenham.

Di punta

Che Roma sarà, dunque, con l’argentino? L’idea di fondo è che i sistemi di gioco - da una certa zona in su - saranno relativi e che alla Joya verrà concessa (tatticamente) carta bianca nella squadra che verrà. Mourinho ha una certezza, quella di piazzarlo largo sulla destra. Per il resto toccherà al numero 21 muoversi secondo l’istinto, comunque sempre con i piedi ben piazzati nei pressi dell’area avversaria. Un primo esempio lo si è visto contro l’Ascoli, quando Dybala ha affiancato Stephan El Shaarawy in attacco, in una squadra a dir poco sperimentale. Mourinho ha schierato i suoi con il 3-4-1-2, con Cristian Volpato come rifinitore. Una soluzione da riproporre con Tammy Abraham centravanti, Dybala sulla sua linea e Lorenzo Pellegrini dietro. Avremmo una Roma imprevedibile, visto che i due davanti sono giocatori inclini a non dare punti di riferimento, come è anche nelle corde del capitano. Una squadra di movimento, pronta a sorprendere l’avversario. E lo stesso potrebbe avvenire con l’alternativa, sempre legata alle due punte. Parliamo del 3-5-2, con Abraham e Dybala là davanti, mentre Pellegrini arretrerebbe sulla linea di centrocampo.

In rifinitura

La terza versione della Roma targata Dybala può indossare il 3-4-2-1, lasciando Abraham da solo in prima linea. La Joya agirebbe in funzione di rifinitura, insieme con Pellegrini. Come gli capitava alla Juventus, quando gli spazi in attacco sono stati chiusi prima da Cristiano Ronaldo e quindi da Dusan Vlahovic. Un ingaggio, quest’ultimo, che ha detto una parola definitiva sulla evoluzione tattica dei bianconeri, con un assetto in cui il riferimento finale non avrebbe potuto essere Dybala. L’argentino, è vero, aveva la possibilità di svariare anche alla Juventus, ma spesso si ritrovava costretto ad arretrare troppo il raggio d’azione per scelta tattica. Cosa che, come accennato prima, non dovrà accadere sotto Mourinho.

Verso l'uscita

In tutto questo non si è fatto un accenno a Nicolò Zaniolo che, con l’avvento di Dybala, si trova in sovrannumero. Non a caso le trattative per una sua uscita dalla Roma hanno ripreso vigore, al di là della questione legata al rinnovo del contratto. Oggi l’azzurro appare una alternativa e non una prima scelta, per questo si guarda intorno. L’ipotesi Juventus rimane sempre appetibile, ma attenti anche all’opzione Tottenham (ne parliamo a pagina 2): quella in Israele potrebbe rivelarsi un’amichevole con altri risvolti.

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