Sul futuro
"Cosa mi ha spinto a dire di voler restare? Il motivo è esattamente questo. Sicuramente c’erano dubbi sulla mia posizione. Magari si poteva pensare che nella mia testa c’erano dei dubbi o delle frustrazioni. Ho detto chiaramente quale è la mia posizione, è tutto molto chiaro e obiettivo. Per me non dipende da nulla, è così. Io sono sempre stato diretto e onesto. Quando ho firmato con la Roma, una settimana dopo ho ricevuto una grandissima offerta e a dicembre dell’anno scorso potevo andare nella nazionale del Portogallo, ma ho parlato con la società e ho detto di rimanere. Che dire? Mi piacerebbe lottare con tutte le difficoltà e le cose negative che possono esserci. Adesso non c’è più da parlare", le parole di Mourinho in merito al suo futuro professionale.
Su Lukaku, Osimhen, Kumbulla, Dybala, Mancini e Aouar
"Sono due attaccanti fortissimi, diversi. Lukaku si abbassa e fa collegamento con i compagni. Osimhen è più una punta di profondità. Difficile fare paragoni con Drogba. Stiamo parlando di giocatori top. Kumbulla? No, non sarà neanche in panchina. Non è ancora pronto. Va bene però è stanco, ha avuto bisogno di riposo oggi e riposerà domani. Penso che sia possbile averlo in panchina domani. Dybala non ci sarà e Mancini si è allenato solo oggi ma domani giocherà. Lui gioca anche sempre quando la squadra ha bisogno di lui. Aouar? È ancora lontano...", conclude Mourinho.