Ranieri e il passato Juve: “Dirò la verità. Io e chi era al comando sappiamo”

Il tecnico della Roma è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla sfida interna con i bianconeri valida per la 31ª giornata di Serie A

"La Juve ha cambiato filosofia di gioco, sarà una Juve più verticale, più determinata. Lo abbiamo visto già con il Genoa. Tudor ha potuto lavorare e rendere ancor più specifiche le sue richieste". Sono le parole di Claudio Ranieri, intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla sfida contro la Juventus, in programma alle ore 20.45 di domenica 6 aprile sul campo dell'Olimpico. Una sfida chiave per la qualificazione Champions, con in palio i 3 punti che per la Roma varrebbe l'aggancio ai bianconeri a quota 55 punti. Di contro, Igor Tudor è chiamato a replicare il successo all'esordio contro il Genoa per poter continuare la rincorsa al 4º posto, occupato dal Bologna di Vincenzo Italiano che lunedì 7 ospiterà il Napoli. I giallorossi si presentano all'appuntamento con alle spalle una serie di 7 vittorie consecutive, che hanno stravolto in meglio le sorti di una stagione che prima del terzo ritorno di Ranieri nella Capitale era rivolta verso le zone più rischiose della classifica. Il calendario ora si fa rovente. Dopo la gara con la Juve, Soulé e compagni saranno infatti impegnati nel derby previsto per domenica 13 (all'andata finì 2-0 per la Roma). E a seguire, gli incontri di fine campionato con Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino.

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Ranieri: "Con la Juve non fu addio traumatico"

Queste le parole di Ranieri, che dopo aver fatto il punto sulle condizioni dei giocatori, ha risposto sulla fine del proprio ciclo alla Juve, quando nel 2009 lasciò Torino per approdare la prima volta sulla panchina della Roma. Già in passato il tecnico aveva dichiarato di voler raccontare quanto accaduto non prima del proprio ritiro: "Celik è recuperato, Rensch ha recuperato ma non per venire in panchina. Vedremo domani ma non lo voglio rischiare. Hummels sta bene. Tutti i punti che abbiamo fatto è dovuto al lavoro di tutti sia in fase di possesso sia di non possesso. Con la Juve una rivalsa? Per niente, non è stata una separazione traumatica. La verità la so io e i due uomini che c'erano allora al comando, non è quella che è uscita. Se un giorno farò un libro dirò la mia verità, che poi è la verità perché so dire solo quella. E' una grande partita da tifoso, allenatore e giocatore. E' una partita bella, vibrante, tra due squadre che vogliono lottare per qualcosa di più. Non dico che entrambe hanno le stesse possibilità, come ho già detto prima non era facile e ora tutti dicono che è difficile: ci sono le stesse possibilità e probabilità. Affronteremo una partita alla volta contro grandi squadre e grandi giocatori, cercheremo di fare la nostra partita. Voglio che i nostri tifosi siano orgogliosi, devono dire 'hanno dato tutto' anche in caso di sconfitta. Voglio questo, finora ci stiamo riuscendo". Ranieri è poi intervenuto sul futuro di Dybala, costretto a mettere la parola fine sulla stagione a causa dell'infortunio rimediato nella gara contro il Cagliari

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Ranieri: "Futuro Dybala? Non è cambiato nulla"

"Se ho detto bugie negli ultimi 20 giorni? No, non ho detto nessuna bugia. Ho bisogno di 11 giocatori che lottino e corrino su ogni pallone. Palleggiatore in più o in meno, domenica sera c'è da correre e da lottare. L'ammonizione di Saelemaekers? L'ho rimproverato subito, ce lo avevo davanti. Lui era disperato, io ci ho messo il carico. Soulé ed El Shaarawy? Sceglierò sabato sera o domenica mattina. Ogni partita fa storia a sé e figuriamoci da un campionato all'altro. In una partita ci sono più partite, bisogna saperle leggerle, svilupparle ed essere pronti a cambiare. La Juventus è una grande squadra, lo sappiamo, era partita benino con molti pareggi e ora è lassù. Noi siamo partiti male. Sarà una gran bella partita. Noi abbiamo un calendario difficile, ma anche chi affronta noi non può dire che sarà una partita facile. Faremo di tutto per rendere difficile a tutti la partita contro di noi. Koné? E' un grandissimo giocatore, ha molto da imparare e migliorare. Avere un giocatore di 23 anni, però, che fa quello che fa lui, è tanta roba. L'assenza di Dybala? Non ha cambiato di una virgola le nostre impressioni, decisioni e volontà su Dybala. E' un giocatore importante per noi e ci contiamo tantissimo anche per il prossimo campionato".

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Ranieri: "Non pensiamo alla Lazio"

"PellegriniE' un giocatore con tantissima qualità, è sempre disponibile e conto molto su di lui. Se faccio calcoli in vista della Lazio? Non ne abbiamo fatti neanche durante il campionato quando c'erano le coppe, cercavo di far giocare chi ritenevo più in forma. E' quello che dico sempre ai ragazzi, mostratemi in allenamento che grado di condizione fisica e mentale avete. La forma è un connubio tra mentalità, mente libera, e forza fisica. Conoscendoli, sono quattro-cinque mesi che sto qua e so quando uno sta in forma e quando uno sta scendendo di forma. Ndicka? Mi piace perché sta sempre sul pezzo, è sempre pronto. E' bravo di testa, in velocità e con i piedi. E' forte così, sono molto contento e ne parlo molto nello spogliatoio", ha concluso Ranieri. 

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"La Juve ha cambiato filosofia di gioco, sarà una Juve più verticale, più determinata. Lo abbiamo visto già con il Genoa. Tudor ha potuto lavorare e rendere ancor più specifiche le sue richieste". Sono le parole di Claudio Ranieri, intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla sfida contro la Juventus, in programma alle ore 20.45 di domenica 6 aprile sul campo dell'Olimpico. Una sfida chiave per la qualificazione Champions, con in palio i 3 punti che per la Roma varrebbe l'aggancio ai bianconeri a quota 55 punti. Di contro, Igor Tudor è chiamato a replicare il successo all'esordio contro il Genoa per poter continuare la rincorsa al 4º posto, occupato dal Bologna di Vincenzo Italiano che lunedì 7 ospiterà il Napoli. I giallorossi si presentano all'appuntamento con alle spalle una serie di 7 vittorie consecutive, che hanno stravolto in meglio le sorti di una stagione che prima del terzo ritorno di Ranieri nella Capitale era rivolta verso le zone più rischiose della classifica. Il calendario ora si fa rovente. Dopo la gara con la Juve, Soulé e compagni saranno infatti impegnati nel derby previsto per domenica 13 (all'andata finì 2-0 per la Roma). E a seguire, gli incontri di fine campionato con Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino.

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