Turk, Buffon e l'esordio contro la Juve: la danza, Handanovic e la Samp

Il classe 2003 sloveno ha esordito in Serie A dopo le esperienze con Parma in B e Reggiana in Lega Pro
Turk, Buffon e l'esordio contro la Juve: la danza, Handanovic e la Samp© Manuela Viganti/Agenzia Aldo Liverani sas FOTO MANUELA VIGANTI-AG ALDO LIV

"Credi nei sogni". Martin Turk ha creduto fino in fondo a queste tre parole. A primo impatto poco sginificative, ma che scavando fanno capire la gioia e l'emozione del classe 2003 dopo l'esordio in Serie A. Una sconfitta amara che non ha tolto dagli occhi il percorso del portiere sloveno. Dal 1' all'Allianz contro la Juventus, probabilmente se glielo avessero detto a luglio non ci avrebbe nemmeno creduto. In estate il Parma l'ha girato in prestito alla Reggiana in C, salvo poi a gennaio spedirlo a Genova, sponda blucerchiata. L'attesa e poi l'infortunio di Audero gli ha aperto la porta della titolarità. Stankovic non ha avuto dubbi e ha scelto il classe 2003

Juventus-Sampdoria, l'esordio di Turk

Dal maestro Buffon alla Serie A e l'esordio proprio in quella che è stata la casa dell'ex bianconero per tanti anni. Sicuramente il telefono di Martin ha squillato, se non prima, almeno dopo la partita. La chiamata della leggenda o anche il solo messaggio per complimentarsi con lui dell'esordio deve essere arrivato. I due sono legati da un rapporto bellissimo, come un padre con il figlio. Gli allenamenti al Parma assieme alla leggenda del calcio italiano gli hanno permesso di crescere. Lavorare e imparare in fretta. Turk ha messo in campo tutti gli insegnamenti di Buffon e nonostante i quattro gol subiti allo Stadium, ha fatto vedere anche buone cose. Portiere giovane ma dal grande futuro, questo è quando gli addetti ai lavori si aspettano da lui, perché ne ha il potenziale. 

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La storia di Turk

La storia di Martin Turk è di quelle belle. Il suo libro parte da Koper, in Slovenia, e all'inizio nemmeno nel calcio. Già, perché a 6 anni davanti al televisore si era innamorato della danza. Un amore nato e finito presto per lasciare spazio a tacchetti e campo da calcio. Le sue doti tra i pali non sono passate inosservate e dopo i no ai provini con Genoa e Roma, il suo approdo in Italia si è materializzato con l'interesse del Parma. Gli emiliani hanno intravisto in lui grandi potenzialità e alla prima stagione le ha messe in mostra in Primavera. Dalla Primavera alla Serie A, perché Martin un assaggio di grande calcio lo aveva già avuto e non banale. Il 31 ottobre 2020 la prima chiamata per andare a San Siro contro l'Inter. A fine partita i consigli di Handanovic e la maglia scambiata con il connazionale. Sogni e idoli che creano la magia di una notte nella scala del calcio.

Difficile da dimenticare, ma per Turk non è il momento di restare a pensare. Nella sua testa c'è labnegazione al lavoro. Sudore e sacrifici per raggiungere gli obiettivi. La retrocessione in B del Parma gli apre le porte all'occasione della vita. Allenarsi con Buffon e rubare i segreti del grande campione. Poi arriva Pisa. "Martin tocca a te". Senza il numero uno e Colombi, Iachini ha messo in campo il classe 2003. Esordio tra i professionisti in una sfida molto complicata. Tolto quel pizzico di emozione iniziale, Turk ha tolto i panni del giovane in tensione e ha messo quelli di superman. Un passaggio di consegne con Buffon e i voli tra i pali a dire di no alle conclusioni dei nerazzurri. Porta inviolata e 0 a 0 finale. Da quella notte ne seguirono altre tutte giocate con grande grinta e tenacia, nonostante gli alti e bassi della squadra. La crescita di Turk è sotto gli occhi di tutti e le avance arrivano. Andare a giocare una scelta giusta per continuare il processo iniziato coi gialloblù. Da Parma e Reggio Emilia, superato il ponte dell'Enza si è arrivati al quartier generale della Reggiana. Una distanza molto breve per tenerlo controllato più da vicino. L'inizio positivo e poi la panchina. A gennaio la chiamata della Sampdoria e un'altra occasione da non farsi sfuggire. Dalla danza al calcio, da Koper a Parma e ora la parentesi in blucerchiato: il volo di Turk è appena iniziato, tra gli insegnamenti di Buffon e i consigli di Handanovic

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"Credi nei sogni". Martin Turk ha creduto fino in fondo a queste tre parole. A primo impatto poco sginificative, ma che scavando fanno capire la gioia e l'emozione del classe 2003 dopo l'esordio in Serie A. Una sconfitta amara che non ha tolto dagli occhi il percorso del portiere sloveno. Dal 1' all'Allianz contro la Juventus, probabilmente se glielo avessero detto a luglio non ci avrebbe nemmeno creduto. In estate il Parma l'ha girato in prestito alla Reggiana in C, salvo poi a gennaio spedirlo a Genova, sponda blucerchiata. L'attesa e poi l'infortunio di Audero gli ha aperto la porta della titolarità. Stankovic non ha avuto dubbi e ha scelto il classe 2003

Juventus-Sampdoria, l'esordio di Turk

Dal maestro Buffon alla Serie A e l'esordio proprio in quella che è stata la casa dell'ex bianconero per tanti anni. Sicuramente il telefono di Martin ha squillato, se non prima, almeno dopo la partita. La chiamata della leggenda o anche il solo messaggio per complimentarsi con lui dell'esordio deve essere arrivato. I due sono legati da un rapporto bellissimo, come un padre con il figlio. Gli allenamenti al Parma assieme alla leggenda del calcio italiano gli hanno permesso di crescere. Lavorare e imparare in fretta. Turk ha messo in campo tutti gli insegnamenti di Buffon e nonostante i quattro gol subiti allo Stadium, ha fatto vedere anche buone cose. Portiere giovane ma dal grande futuro, questo è quando gli addetti ai lavori si aspettano da lui, perché ne ha il potenziale. 

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