Mai smettere di sognare. Ha il volto di Daniel Boloca l’emblema in carne e ossa del celebre adagio “crederci sempre, arrendersi mai” reso popolare da Simona Ventura, che l’aveva tramutato nello slogan dell’Isola dei Famosi. All’età di 17 anni il centrocampista nato a Chieri, dopo la trafila nel settore giovanile della Juventus, era stato scartato dai bianconeri. Altro che celebrità. Il sogno di diventare calciatore e, soprattutto, di giocare ai massimi livelli sembrava essere andato in frantumi. E invece il classe 1998 ha continuato a inseguire quella che per molti era ormai un’utopia: arrivare un giorno in Serie A. Impresa, almeno in apparenza, impossibile per chi a 21 anni militava in Serie D col Fossano. E invece da lì è ripartita la sua carriera.
L'exploit
Il brillante campionato e i quattro gol realizzati attirano le attenzioni di un talent scout di lungo corso quale Guido Angelozzi, che invia un suo uomo di fiducia come Nicola Mingazzini a visionarlo dal vivo. L’ex mediano di Bologna e Atalanta promuove Boloca a pieni voti. Un exploit che gli vale la chiamata dello Spezia, peccato che qualche settimana più tardi - nonostante la storica promozione in A - Angelozzi lasci il club ligure. Niente contratto e il sogno di Daniel va ancora una volta in fumo sul più bello. L’esperto dirigente catanese, però, si ricorda di lui durante l’autunno e decide di portarselo dietro nella nuova avventura col Frosinone. Et voilà, il doppio salto dalla D alla B è servito.