Torino, Ilic più Hien: affare da 40 milioni. Serve un summit Cairo-Setti

Per i due giocatori del Verona contratti fino al ‘27: si tratta. Il Toro deve accelerare: l’Atalanta e il Brighton di De Zerbi sono sulle tracce del serbo
Torino, Ilic più Hien: affare da 40 milioni. Serve un summit Cairo-Setti

Quando nel 2019 Cairo acquistò Verdi dal Napoli, firmò un’operazione da record per i bilanci del Torino. E non solo per il prezzo del cartellino (circa 22 milioni), ma anche per il peso degli stipendi da versare al trequartista. Mai Cairo aveva scavallato quota 20 milioni per mettersi in tasca un solo giocatore. In aggiunta, 5 anni di contratto, oltre 4 milioni lordi di emolumenti a stagione. Morale: fu un’operazione da 43 milioni, euro più, euro meno. Manco a dirlo, oggi Verdi gioca in prestito proprio in quel Verona da cui Juric si aspetta l’arrivo di Ilic, nel giro di pochi giorni, e Hien, a luglio. Ordunque, in quell’ultimo giorno di mercato del 2019 Cairo varò un’operazione record, pur di assicurarsi Verdi. E adesso? Adesso, a una cifra complessiva persino inferiore, Cairo potrà realizzare un doppio colpo estremamente intrigante sul prato. Si mescolano il talento dei giocatori, in specie di Ilic, e la lungimiranza della strategia del Torino, pensando anche a Hien.

La trattativa

Anche ieri sono proseguite le trattative tra Vagnati e gli agenti dei due calciatori del Verona. L’obiettivo del dt è trovare al più presto gli accordi con entrambi, per poi varare insieme a Cairo l’assalto finale al duo Setti-Sogliano. I passi in avanti continuano, dunque, in attesa di un summit a quel punto già potenzialmente decisivo tra il presidente granata e il suo omologo gialloblù, entrambi con al fianco i rispettivi responsabili del mercato. Summit che, nei piani comuni, dovrebbe andare in scena in questa settimana tra domani e dopodomani, se non già oggi. Sta al presidente Urbano schiacciare il bottone, a questo punto. L’offerta presentata dal club granata è vicina a quanto chiedono i vertici gialloblù. Vagnati ha messo sul piatto una proposta complessiva da 18 milioni: 15 sicuri più 3 di bonus, di cui 2 facilmente raggiungibili. In pratica, alla fine della fiera, Ilic e Hien costerebbero tra 17 e 18 milioni. Il Verona vorrebbe che il Torino arrivasse a 20. La distanza non è enorme, insomma. Tanto più considerando anche un dato di fatto: il club gialloblù ha bisogno di incamerare in fretta liquidità, e non poca. Sogliano, arrivato a Verona a novembre, sta cercando di compiere un doppio miracolo: aggiustare i bilanci con vendite mirate, chirurgiche, nel contempo rinforzando la squadra innanzi tutto con una serie di prestiti con diritto (vedi l’attaccante Braaf e il terzino destro Zeefuik, già ingaggiati; il prossimo dovrebbe essere il jolly offensivo Ngonge). Il tutto, per poi accompagnare il lavoro di Zaffaroni-Bocchetti verso una salvezza che sarebbe davvero un’impresa, a oggi.

Ilic subito, Hien in estate

In questo scenario non certo ostile al Torino, dunque, Vagnati sta muovendo i suoi passi in attesa della discesa in campo definitiva di Cairo. Ilic (valutato dal dt granata poco più di 11 milioni) ha chiesto di essere ceduto già da tempo e aspetta il Torino: in questo momento la prima scelta del centrocampista centrale serbo è tornare a lavorare con Juric, che vorrebbe averlo subito dopo la trasferta di sabato a Firenze. Hien, come si è già ampiamente spiegato nei giorni scorsi, verrebbe invece acquistato subito, ma poi lasciato in prestito sino a giugno al Verona (soluzione gradita ai veneti, ovviamente).

Un affare da 40 milioni

Stando così le cose, il difensore 24enne, valutato tra 6 e 7 milioni, compirebbe un gran balzo verso l’alto, quanto a ingaggi in granata (il nazionale svedese si avvicinerebbe a 800 mila euro netti a stagione, con numerosi bonus variabili). Il 21enne Ilic, talento purissimo in regia, nazionale serbo (era ai Mondiali: una presenza), vedrebbe il suo stipendio più che raddoppiato: fin sopra la soglia di 1,5 milioni netti a stagione, più bonus. Entrambi, se effettivamente l’affare si materializzerà, saranno destinati a firmare un contratto col Torino sino al 2027 (ma Vagnati punta anche a ottenere un diritto unilaterale a favore del club per il prolungamento di un ulteriore anno, con a quel punto un nuovo aumento degli emolumenti). E così, sommando tutti gli stipendi netti anno dopo anno, ovviamente anche le tasse da versare nonché i costi dei cartellini, si arriva a un’operazione complessiva da quasi 40 milioni (il tutto, con Schuurs che dovrebbe garantire una plusvalenza super, in estate: i sondaggi mirati di Inter, Roma e più club della Premier sono già arrivati). Quasi 40 milioni, si diceva: tantissimi soldi, è ovvio, ma anche un affare, viste le qualità tecniche superiori del serbo, la bravura del difensore, le loro età e i notevoli margini di crescita che ancora hanno. Ma a questo punto il Torino non potrà perdere tempo. Vagnati è in pole, però non all’infinito. Se il club granata non chiuderà la doppia operazione al più tardi entro venerdì, rischierà di perdere Ilic: il Brighton di De Zerbi aveva già presentato un’offerta, riservandosi di tornare in azione. Ma è soprattutto l’Atalanta a mettere pressione: l’Atalanta del ds D’Amico, lo stratega di mercato che portò Ilic in Veneto, nel 2020. Il Verona sa che cascherà in piedi in ogni caso. Per il Torino non è questo il tempo delle telenovelas, pur di risparmiare due euro.

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