Milinkovic, manone multiuso: portiere e bodyguard del Torino

Il serbo divide i tifosi tra sostenitori e detrattori, però ha la stima e la fiducia di Juric e della società
Milinkovic, manone multiuso: portiere e bodyguard del Torino© Marco Canoniero

TORINO - È il giocatore che maggiormente divide la tifoseria tra sostenitori e critici, in compenso compatta Juric e la società che in lui hanno fiducia, così come lo spogliatoio. Che Vanja Milinkovic-Savic tiene unito prima di tutto in maniera strettamente fisica, abbracciandolo con arti da cestista e mani forti da muratore. Basti tornare a come ha letteralmente avvolto Pellegri a Marassi, scortandolo negli spogliatoi dopo che il centravanti aveva provocatoriamente esultato all’indirizzo dei tifosi blucerchiati scatenando un pandemonio. Le successive scuse dell’attaccante avrebbero chiuso il capitolo, ma in campo la situazione era in quel momento tesa: e a proteggere Pellegri ci aveva pensato il serbo, dall’alto di 202 centimetri d’altezza distribuiti attraverso 92 chilogrammi di peso. Sarà per inclinazione alla leadership, o sarà per... altrui paura, sta di fatto che all’interno dello spogliatoio granata il serbo ha saputo ritagliarsi un ruolo importante. Riuscendo a farsi perdonare quelle incertezze costate diversi punti, al Toro. Soprattutto nella sua prima stagione da titolare: in coda al passato campionato Juric lo aveva infatti escluso - in favore di Berisha - dopo una serie di errori macroscopici.

Torino, i numeri di Milinkovic

Nel corso del torneo attuale, invece, pur facendo correre spesso qualche brivido si è decisamente limitato, con le papere. Quella più evidente contro l’Atalanta una decina di giorni fa, quando si è fatto infilare da Zappacosta sul proprio palo. Pronta, nel frangente, la difesa da parte di Juric: «Non c’è un problema portiere, io sono soddisfatto di Vanja - la posizione del tecnico -. Questa volta non ha fatto bene, però è cresciuto e sta disputando un’ottima annata. Chiaro che se punti a far crescere un portiere qualcosa paghi: l’Atalanta ha Musso che costa 20 milioni, noi stiamo costruendo dei giocatori e per farli arrivare a un certo livello c’è bisogno di tempo». Che pure la società creda in Milinkovic lo si era capito in precedenza, al momento della firma su un contratto che è stato prolungato al 2026. Tornare alla partita vinta 2-0 contro la Samp è intanto utile per dare a Vanja quanto è di Vanja: nel capoluogo ligure il numero 32 del Torino ha saputo mantenere la porta inviolata per la nona volta in 34 gare.

Torino, Milinkovic inamovibile

Questo mentre nelle restanti 25 partite le reti incassate sono state 39. Tre le prove chiuse senza subire gol prima del Mondiale: una (come poi nel ritorno) contro la Lazio del fratello Sergej. Con il quale, nello scorso inverno, ha preso parte da titolare alla rassegna in Qatar che ha visto la Serbia perdere due incontri con Brasile e Svizzera, e pareggiare quello contro il Camerun al termine di un intensissimo 3-3. Anche in patria, quindi, la fiducia nei confronti di Vanja è totale: 12 i gettoni di presenza nella nazionale maggiore. Arrivati dopo aver percorso tutta la trafila nelle selezioni giovanili, dall’Under 16 all’Under 21 (ben 57, le sfide giocate nelle varie rappresentative giovanili della Serbia). Intanto, rientrando alla Serie A e rivolgendosi al prossimo appuntamento di Verona, va ricordato che da oltre un mese Milinkovic è entrato nell’elenco dei diffidati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...