Torino, la difesa è di nuovo blindata. I segreti? Il lavoro e la qualità

I granata hanno subito 39 gol: soltanto cinque squadre hanno fatto meglio. Le lezioni di Juric e le doti degli interpreti: superato il periodo no. Buongiorno sempre più leader
Torino, la difesa è di nuovo blindata. I segreti? Il lavoro e la qualità© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Mischia le carte in attacco ma punta soprattutto sulla difesa, Ivan Juric. Perché i progressi del reparto arretrato granata lasciano ben sperare il tecnico in questo finale di campionato. La squadra ha sì una media realizzativa di 1,05 gol a partita - 37 in 35 giornate -, però può contare su una retroguardia assortita e di ottima qualità, sia a livello individuale, sia di reparto. A oggi, a 270 minuti dalla fine del campionato, il Torino ha la sesta retroguardia del torneo: con 39 gol subiti, i granata sono alle spalle di Inter (37), Roma (33), Lazio e Juventus (28) e Napoli (25). Ma non solo, perché sul passivo pesano le 8 reti incassate (il 20%) nelle due pesanti sconfitte per 4-2 contro la Juventus e 4-0 contro il Napoli. Da quel momento, solo una volta la squadra ha subito più di una rete a partita, nel 2-1 contro l’Atalanta, e nelle ultime 3 trasferte - contro Lazio, Sampdoria e Verona - hanno tenuto la porta inviolata.

Torino, grande miglioramento in difesa

Merito del lavoro svolto al Filadelfia dall’allenatore e il suo staff, che ha permesso di aumentare l’affiatamento tra Milinkovic-Savic e i difensori e di migliorare tatticamente anche il piazzamento della squadra in fase di non possesso. Lo scorso anno i gol subiti dal Toro furono 41 e valsero il quinto posto nella classifica delle migliori difese: l’obiettivo, da qui alla fine di questa Serie A, è migliorare lo score. I numeri santificano la crescita di un reparto che, con Juric in panchina, ha acquisito certezze ed è migliorato a dismisura. Basti pensare che nelle due stagioni antecedenti all’arrivo del tecnico ex Verona, il Torino aveva incassato 68 gol nel campionato 2019-20 e 69 in quello 2020-21. Tutta un’altra storia, con Ivan, capace anche di valorizzare difensori ai margini del progetto - su tutti Rodriguez, trasformato da oggetto misterioso a solida realtà, con tanto di fascia da capitano - e di far compiere il salto decisivo ai più giovani.

Schuurs e Buongiorno, due gioielli della difesa del Torino

Schuurs ha confermato le attese, ambientandosi in fretta in un campionato diverso da quello olandese, ma è stato soprattutto Buongiorno a fare passi da gigante, fino a diventare un leader. Il centrale cresciuto nel vivaio del Toro ha trovato la giusta continuità e dimostrato di avere le qualità giuste anche per la Nazionale. In maglia granata, a Genova, ha trovato il primo gol in carriera, mentre contro il Verona è stato il migliore in campo. «Sta crescendo in modo fantastico, l’anno scorso ha lavorato come un pazzo sulla forza. Anche tecnicamente sta migliorando tanto», ha detto Juric dopo la vittoria del Bentegodi.

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