TORINO - Se il Toro avesse vinto a Monza - come avrebbe meritato visto che è stato annullato un gol regolare a Rodriguez e non concesso un rigore netto a Lazaro - sarebbe settimo in classifica accanto a Roma e Bologna con 18 punti. In zona Europa, dunque, ad appena tre lunghezze dal quarto posto del Napoli. Adesso, invece, deve rincorrere. Con una consapevolezza: pronto e competitivo per poter guardare in alto. Del resto, la squadra di Juric nelle ultime tre partite (vittorie con Lecce e Sassuolo e pari a Monza) ha conquistato 7 punti su 9 lasciando la posizione insipida della classifica e portandosi a ridosso delle formazioni che lottano per un posto nelle coppe.
Il cammino del Torino per chiudere il 2023
Alla ripresa del campionato, lunedì prossimo alle ore 20.45, i granata andranno a Bologna contro una squadra in buona condizione e che sta proponendo un calcio d’eccellenza: probabilmente quella emiliana è la formazione rivelazione di questa prima fase della stagione. Non sarà una trasferta facile, ma il nuovo Toro con le due punte può giocarsela alla pari. Così come può giocarsela nel turno successivo con l’Atalanta di Gasperini (4 dicembre, ore 20.45) davanti ai propri tifosi. Le prossime due partite, quindi, sono difficili ma non impossibili. E dopo la strada sarà meno scivolosa.
Il Toro, infatti, successivamente sarà impegnato in trasferta a Frosinone e quindi avrà due impegni casalinghi: contro Empoli e Udinese. Match nei quali sulla carta si possono ottenere due vittorie, due appuntamenti che possono davvero cambiare la stagione del Toro. I granata, poi, concluderanno il 2023 andando a Firenze contro una squadra che nutre ambizioni alte, in Italia e in Europa. Lo scorso anno, in campionato, gli uomini di Juric vinsero grazie a una prodezza di Miranchuk.