E la Juventus? E la Juventus quale posizione assume a fronte della decisione epocale sul calcio presa dalla Corte di giustizia europea che pone fine al monopolio Uefa? Il club torinese, che sotto la presidenza di Andrea Agnelli aveva contribuito nel 2021, in prima linea, alla creazione della Superlega insieme a Real Madrid e Barcellona, preferisce non commentare.
Superlega, le parole di Ferrero in assemblea
Il presidente Gianluca Ferrero, subentrato proprio ad Agnelli nel gennaio del 2023 a seguito delle dimissioni del suo predecessore per via delle accuse dell’inchiesta Prisma, madre della seguente penalizzazione di 10 punti decisa dalla giustizia sportiva italiana e dell’esclusione - made in Uefa - dalle coppe internazionali, sposa una linea improntata al low profile. Del resto, anche per rieducare i rapporti con la Figc e l’Uefa, la sua Juventus aveva iniziato a luglio a prendere le distanze dal progetto originale della Superlega, sfilandosi poi dal trio degli ideatori. E così le uniche dichiarazioni di Ferrero sul tema risalgono a fine novembre quando in occasione dell’assemblea degli azionisti disse: «Il 21 dicembre ci sarà la sentenza, e la Juventus prenderà atto delle decisioni della massima Corte Europea e, dopo un attento esame di questa sentenza, vedremo quali saranno gli effetti. Li valuteremo assieme a tutti gli altri Player della famiglia del calcio europeo». Bene, ora che la Corte si è espressa in maniera netta e chiara, bocciando lo status di privilegio di cui gode l’Uefa e provocando un terremoto che ha precedenti nella sentenza Bosman che liberò i giocatori, la Juventus valuterà attentamente le opportunità che prossimamente verranno offerte.