Le parole di Brown
«Non c’è nessun altro sport importante che io conosca in cui si possa avere la proprietà di due squadre concorrenti. Non è permesso» sibila Brown davanti anche a Laurent Mekies, ex ds Ferrari e fresco team principal della RB. Parole che provocano la reazione di Horner. «Bisogna guardare indietro all’inizio della storia per sapere perché la proprietà era come lo è ora - la difesa Red Bull -. Nel 2005 Ecclestone e Mosley (allora proprietario del Circus e presidente della Fia, ndr) si rivolsero a Mateschitz per acquisire la Minardi che era sull’orlo del fallimento. Dietrich è intervenuto, ha acquisito la squadra, l’ha risollevata e ha investito in modo significativo negli impianti di Faenza». Quindi Horner ha fatto pesare il fatto che il gruppo austriaco ha tenuto piena la griglia con 4 macchine anche negli anni della crisi 2008 e del Covid. «L’impegno di Red Bull nei confronti della F1 e di questi due team è quindi eccezionale e va applaudito e apprezzato piuttosto che deriso e sminuito» la chiusura piccata con messaggio a Liberty Media e Fia, ora dirette da Stefano Domenicali e Mohammed Ben Sulayem. La situazione però è poco tollerata e potenzialmente esplosiva.