A distanza di 9 anni, Valentino Rossi è tornato a parlare del famoso Gran Premio di Malesia 2015. La celebre gara nella quale la leggenda di Tavullia ebbe lo screzio con Marc Marquez che resta ancora una ferita aperta visto che gli costò il decimo titolo mondiale. Il Dottore è tornato sull'episodio di Sepang nel podcast sul mondo delle corse di Andrea Migno e sono tanti gli aneddoti e i retroscena di quel Mondiale: "Paragonare la delusione che ho provato nel mondiale 2006 con ciò che è successo nel 2015 è impossibile, non c’è proprio gara. Anche perché nel 2006 ho sbagliato, sono stato un c****e, Hayden ha vinto il titolo ma è lo sport. Del 2015 invece potremmo stare qui a parlare fino a domani mattina perché tutto ha inizio nel 2011 e 2012 quando era in Ducati".
"Il rapporto con Marquez è andato in frantumi"
Valentino spiega: "A me mi davano del pilota finito già nel 2006 e 2007 ma poi ho rivinto due mondiali nel 2008-2009 ma il biennio in Ducati è stato frustrante, ricco di cadute e delusioni. Nel 2013 però riesco a tornare in Yamaha perché nella mia testa l’obiettivo era provare a rivincere ancora il Mondiale anche se sapevo che ci sarebbe voluto un po’ di tempo. Nel 2013 con la mia M1 vinco ad Assen, chiudo lontano dai fantastici tre Marquez, Lorenzo e Pedrosa ma sento di avere del margine per migliorare. Alla fine del 2013 ho cambiato capotecnico, Burgess mi sembrava non avesse più voglia e inizio a lavorare insieme a Galbusera e facciamo davvero un bel lavoro. Marquez quell'anno vinse 10 gare di fila ma alla fine del campionato chiudo 2° e mi gioco la vittoria con Marc in tutte le ultime gare, Valencia compresa. Nel 2015 dalla prima gara in Qatar capii che il Mondiale me lo sarei giocato con Marquez e Lorenzo e quando alla prima curva vidi che Marc andò dritto lo presi come un segnale benaugurante anche perchè lì vinsi e vinsi anche il GP dopo in Argentina quando iniziò davvero la bega con Marquez". Il dottore prosegue: "Quella volta lui montò la media e scappò via ma io la hard dietro Bridgestone sapevo che mettendola in temperatura avrei potuto risalire nella seconda parte di gara. Rimonto, sorpasso Lorenzo e Dovizioso e martello giri veloci. Quando arrivo a prenderlo io ero molto più veloce di più e quando mancano 2/3 giri dopo la curva 3 gli prendo la scia in rettilineo e lo supero di slancio poi faccio la curva a destra e mi viene addosso pieno, cerca proprio di stendermi subito, prova a buttarmi giù per farmi cadere. Io che ero davanti torno nella mia linea, ci tocchiamo e lui cade. Se prima non c'erano mai stati problemi fra me e Marquez da quella gara lì capisco che il nostro rapporto era andato in frantumi...”.