Halep, slitta ancora l'udienza doping: "Mi stanno uccidendo"

La tennista rumena, sospesa l'orttobre scorso, è ancora in attesa di giudizio: "Questa è mancanza di rispetto, è una giustizia negata"
Halep, slitta ancora l'udienza doping: "Mi stanno uccidendo"© EPA

"Sono distrutta, ancora una volta". Comincia così lo sfogo social di Simona Halep, ex numero uno del mondo, sospesa dall'ottobre scorso dopo essere risultata positiva al roxadustat - un potenziatore di sangue vietato, utilizzato per curare l'anemia - agli US Open. La tennista rumena è ancora in attesa di giudizio e fa sapere che la Itf, la Federazione internazionale, ha rinviato ancora, di un mese, la sua udienza: "E' da ottobre che aspetto di essere giudicata - denuncia - A dicembre sono finalmente stata in grado di dimostrare, grazie all'ausilio di alcuni esperti, che molti degli integratori che stavo usando erano contaminati, il che ha portato alla positività nel test. Ho chiesto, come prevedono le regole antidoping, di avere un'udienza in tempi rapidi: È un mio diritto, è previsto dalle norme".

Halep e l'udienza rinviata: "È mancanza di rispetto, è un'ingiustizia"

Ma sfortunatamente la Federazione ha rinviato la mia udienza per tre volte, negandomi il diritto a essere giudicata da un tribunale indipendente e non permettendomi di prendere parte a un torneo per otto mesi. Mi sono persa e mi perderò gli Australian Open, il Roland Garros e Wimbledon, senza tralasciare che avrò perso tutti i miei punti e la mia classifica. Non solo stanno uccidendo la mia reputazione, mi stanno uccidendo anche come tennista, e non parlo nemmeno delle conseguenze sulla mia salute mentale. Questa mancanza di rispetto delle regole da parte della Itf su un'udienza in tempi brevi a cui ho diritto è così irriguardosa che non ho più parole. 'Una giustizia rinviata è una giustizia negata'". 

 

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