A Pechino Sinner vede Torino e Musetti vede Alcaraz

Jannik cerca punti pesanti verso le Atp Finals contro Nishioka. Arnaldi saluta il China Open con tanto in valigia
A Pechino Sinner vede Torino e Musetti vede Alcaraz© Getty Images

Ci metterà un po’ per togliersi di mente quei tre match-point consecutivi, però Matteo Arnaldi saprà far tesoro dell’esperienza al China Open nel suo percorso di crescita. Nell’Atp 500 di Pechino si è interrotto al 2° turno il cammino del 22enne di Sanremo, partito dalle qualificazioni e arrivato vicinissimo al suo primo quarto di finale in questa categoria di tornei. Chissà se il cileno Nicolas Jarry ha ripensato alla sfida di Coppa Davis con l’Italia di un paio di settimane fa, quando proprio il ligure, al debutto in nazionale, aveva recuperato un set a Garin e poi lo stesso nipote di Jaime Fillol era stato rimontato da Sonego in versione gladiatore. Fatto sta che sui campi teatro delle Olimpiadi 2008 è stato il 27enne di Santiago, già giustiziere di Tsitsipas, all’esordio a rimanere incollato alla partita. Incamerato al tie-break il primo set (da 0-3, sventando il possibile 0-4) Arnaldi anche nel secondo ha recuperato un break di svantaggio e sul 6-5 si è issato 0-40 sul servizio del sudamericano, bravo e coraggioso a cancellare le tre palle-match con una prima vincente, una volée di rovescio (rimasto corto il pallonetto dell’azzurro) e un ace. Nel gioco decisivo ha fatto valere la fiducia che si porta dietro in un 2023 da applausi e la maggior abitudine a situazioni delicate a questo livello rispetto a Matteo che fino ad aprile non aveva vinto un match nel tour maggiore. Con l’inerzia tutta dalla sua Jarry ha finito per imporsi 6-7(4) 7-6(4) 6-3, in 2 ore e 58’: 12 ace e 2 doppi falli (9 contro 5 per il sanremese), il 72% di prime con cui ha ottenuto il 73% di punti, 45 vincenti a fronte di 18 gratuiti (28 contro 14 il bilancio dell’azzurro, che farà segnare un nuovo best ranking: virtualmente è n.42).

In campo Sinner e Musetti

In una mattinata a tinte tricolori va a caccia di punti per le Finals Jannik Sinner, che dopo l’affermazione sofferta sull’inglese Evans chiede strada al giapponese Yoshihito Nishioka (diretta SuperTennis alle 8 circa) battuto in 3 set a Barcellona in aprile. Grande attesa e curiosità per Lorenzo Musetti, che dopo aver eliminato il russo Khachanov sfida per la quarta volta in carriera Carlos Alcaraz, avanti 2-1 nei precedenti (tutti sul rosso). Alcaraz più motivato che mai, giacché ha annunciato proprio in Cina. «Voglio chiudere l’anno al n. 1». Tra i big Daniil Medvedev ha già raggiunto i quarti superando 7-6 (3) 6-3 l’australiano Alex de Minaur: troverà sulla sua strada il francese Ugo Humbert, che ha sgambettato Andrey Rublev per 5-7 6-3 7-6 (3).

Paolini, sfida a Haddad Maia

Sempre a Pechino all’alba Jasmine Paolini affronta la brasiliana Beatriz Haddad Maia nell’ultimo Wta 1000 in calendario, dove Elisabetta Cocciaretto ha subito ceduto 1-6 6-3 6-4 all’ucraina Marta Kostyuk e Martina Trevisan è stata sconfitta 6-3 7-6 (2) dalla tedesca Tatjana Maria, con Lucia Bronzetti out al turno di qualificazione (6-4 5-7 6-4 dalla statunitense Krueger). Nel 250 di Ningbo primo titolo sul veloce per la tunisina Ons Jabeur (5° in carriera): 6-2 6-1 in finale alla russa Diana Shnaider.

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