Bertolucci: "Sinner è da primi due del mondo. Ecco cosa dovrà dimostrare”

L'ex tennista, protagonista del successo azzurro in Cile nel 1976, commenta la vittoria della Coppa Davis a Malaga

A 47 anni di distanza dal trionfo in Cile, l'Italia torna a vincere la Coppa Davis battendo in finale l'Australia. Protagonista assoluto del trionfo azzurro è stato Jannik Sinner, che dopo una settimana da sogno a Torino è stato superlativo anche a Malaga: "Passano gli anni, cambiano le formule, è una Coppa Davis diversa da quella che abbiamo vinto noi, somiglia più a un Mondiale indoor, ma la squadra italiana è forte e vincere era solo questione di tempo. Lo scorso anno siamo arrivati terzi e quindi non è una sorpresa averla vinta quest'anno, soprattutto nel momento in cui esplode un giocatore come Sinner, che fa proprio la differenza", commenta Paolo Bertolucci, vincitore della Coppa Davis 47 anni fa, ospite di "Palla al Centro" su Rai Radio 1 Sport.

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Bertolucci incensa Sinner

"Per tre anni, a ogni sconfitta di Sinner, mi hanno massacrato, perché ne parlavo sempre bene - ricorda Bertolucci - Quattro anni fa dicevo che lo piazzavo tra i primi dieci al mondo, due anni fa tra i primi cinque. Solo che lui è bravo, si diverte a smentirmi, accelera i tempi e invece che a 23 anni l'esplosione è arrivata a 22. Meglio per noi, meglio per lui, meglio per l'Italia. Negli ultimi due-tre mesi è da primi due del mondo. La differenza con i primissimi è stata completamente azzerata e si è visto anche che la forbice che lo divideva da Djokovic ormai si è assottigliata, parliamo di millimetri. L'ulteriore step sarà dimostrarsi allo stesso livello di questi ultimi mesi anche nelle prove dello Slam. L'indoor veloce è la sua superficie preferita, dovrà dimostrare di rimanere a questo livello anche su altre superfici e in altri periodi dell'anno"

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Bertolucci su Arnaldi

Bertolucci parla anche di Arnaldi: "Deve migliorare in tante cose, ma il suo è stato un volo meraviglioso, addirittura ha giocato una finale di Davis. Matteo è un ragazzo serio, grande lavoratore, con i miglioramenti e l'esperienza potrà salire ancora. Sulla scia di Sinner sono sicuro che ne verranno fuori altri. Quando davanti hai un esempio così importante, come ha avuto la Spagna con Nadal, non possono non venir fuori altri giocatori"

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