Ivanisevic torna a parlare e fa il nome: "È l'unico che può allenare Djokovic"

L'ex coach di Nole rompe il silenzio dopo la fine del rapporto professionale con il numero uno al mondo: ecco cosa ha dichiarato

Pochi giorni fa, attraverso un post sui social, Novak Djokovic ha annunciato la "separazione" dal proprio coach Goran Ivanisevic. Un sodalizio iniziato nel 2018 e che ha portato il serbo a vincere ben 12 trofei Slam. L'allenatore croato, incassati gli attestati di stima da parte del suo ex assistito, ha rotto il silensio e in un'intervista esclusiva a Sasa Ozmo di Sport Klub ha parlato del numero uno al mondo.

Ivanisevic fa il nome: "Sarebbe ideale per Nole"

Ivanisevic ha anche indicato quale sarebbe il suo successore ideale: "Non so per quanto tempo Novak Djokovic andrà avanti a giocare, ma la persona giusta per lui è Nenad Zimonjic. Conosce molto bene Novak e ha grande competenza tennistica. In questo momento Novak non ha bisogno di una persona nuova, dopo 10 giorni impazzirebbe lasciando questo nuovo coach brancolare nel buio a chiedersi costa stia succedendo. Lui conosce già tutto, ma l'approccio di Ziki (il soprannome di Zimonjic, ndr) potrebbe aiutarlo. Zimonjic conosce benissimo la mentalità di Nole, hanno già lavorato insieme in Coppa Davis".

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Ivanisevic e l'augurio a Nole

Zimonjic, quarantasette anni e vincitore in carriera di 5 Slam nel doppio misto, secondo Ivanisevic sarebbe la scelta ideale: "È anche un mio grande amico, ne abbiamo passate tante insieme, ha una competenza enorme in ambito tennistico". L'ex coach di Nole, che non fornisce alcuna dichiarazione circa i motivi che hanno portato alla fine del rapporto professionale, augura poi a Novak di trionfare alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024: "Credo che Novak troverà la motivazione, ne sono sicuro. È una cosa che desidera tantissimo, sente di doverlo a qualcuno anche se lui non deve nulla a nessuno, ma gli auguro di farcela, ancor più di vincere altri Slam". Medaglia di bronzo a Pechino 2008, Djokovic nel 2012 a Londra e nel 2021 a Tokyo si fermò in semifinale, mentre a Rio de Janeiro nel 2016 il suo torneo si chiuse subito per mano di Juan Martin del Potro.

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