Pietrangeli: "Se Sinner batte Alcaraz mi serve l’aeroplano della Croce Rossa”

La leggenda azzurra spende parole al miele per Jannik, ma poi rilancia: "Sono ancora il più grande tennista italiano di tutti i tempi"

"Se sono ancora il più grande tennista italiano di tutti i tempi? Con Sinner sto correndo il pericolo di non esserlo più, ma per il momento ancora sì". Queste le parole della leggenda azzurra Nicola Pietrangeli, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. Il 22enne di San Candido si è spinto dove mai nessun tennista italiano era arrivato posizionandosi in vetta alla classifica mondiale dopo il ritiro di Novak Djokovic al Roland Garros. L'altoatesino, dopo aver trionfato all'Australian Open (primo azzurro a vincere a Melbourne e secondo italiano a trionfare in uno Slam dopo Adriano Panatta a Parigi nel 1976) punta anche al torneo parigino sulla terra rossa. Jannik in semifinale se la vedrà contro lo spagnolo Carlos Alcaraz e in caso di vittoria affronterà uno tra il tedesco Alexander Zverev e il norvegese Casper Ruud. Quest'ultimo si è qualificato al penultimo atto approfittando del forfait di Nole, già operato a Parigi: “Non mi cambiate come al solito le parole - prosegue Pietrangeli -. Ho detto che sarebbe stato bello, non meglio, che il nuovo numero uno battesse in finale a Parigi il fino a ieri numero uno, per fare un po’ di romanticismo, per non essere il numero uno a tavolino. Non è mai troppo presto o troppo tardi per diventare numero uno”. 

Pietrangeli e il viaggio per Parigi

Sulla sua presenza o meno a Parigi commenta: “Se Sinner dovesse vincere contro Alcaraz mi verranno a prendere con l’aeroplano della Croce Rossa, fisicamente non sto in gran forma. Non lo so dipende da come mi sento, non è che ci voglio andare in trionfo sulla biga al Roland Garros, se ci vado perché sono un ammiratore allora no, senza cattiverie e polemiche me la vedo in televisione. Se poi diventa una cosa ufficiale… Io avrei tutto il sabato per andare a Parigi in modo tranquillo: qualcuno dimentica che ho più di novant’anni, questo pesa”.

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