Djokovic, l'offesa e le scuse
Questa settimana lo stesso Djoko ha polemizzato con il giornalista locale Tony Jones che lo aveva insultato nel corso di una diretta dagli Australian Open: dopo la vittoria agli ottavi ha ridotto ad un semplice saluto la tradizionale intervista davanti al pubblico in tribuna per "protesta contro Channel 9 e le offese a lui e ai tifosi serbi". Su The Age arriva la difesa per il giornalista autraliano che aveva espresso un pensiero che voleva essere un indizio di satira: "Speriamo non mi stiano sentendo", rivolto al popolo di Nole. Satira che secondo il quoitdiano non è stata colta dal campione e che ha smosso l’ambiente fino a incassare le scuse e il dietrofront dell’emittente:“Jones aveva offeso un popolo di credenti, i credenti di Novak. Quale migliore occasione per sottomettere, dopo il tennis, anche un media-partner?”.
Djokovic e gli episodi a Melbourne
Il rapporto tra i media australiani e Djokovic si è incrinato dopo la detenzione del giocatore in un albergo nel 2022 a causa del suo mancato vaccino anti-Covid. Dick Callum, su The Herald Sun, torna proprio su quell'espisodio: "A Djokovic fu detto che contrarre il virus lo avrebbe esentato dall’obbligo del vaccino. Subito, miracolosamente, il campione serbo si ammalò! Tennis Australia si mosse in ogni direzione per facilitargli il cammino verso l’ingresso nel paese e l’iscrizione al torneo. Dovette intervenire il governo federale per individuare un pretesto utile a rimandarlo in patria; fu una vicenda che umiliò tutti quanti vi presero parte”. Per poi rincarare la dose su altri episodi avvenuti a Melbourne: nel 2024 il problema al polso durante la United Cup che non gli ha precluso l’approdo in semifinale nell’Happy Slam, la lesione di 3 centimetri al tendine durante la vittoriosa edizione del 2023 e lo strappo muscolare all’addome che raccontò di accusare durante il match contro Taylor Fritz nel 2021. "Con il palleggio infinito prima del servizio, con l’attacco d’ira tattico, le celebrazioni tattiche e la post-match interview tattica. Amatemi! Se questo non piace al pubblico, possiamo immaginare quanto piaccia a decine di tennisti negli ultimi anni”, conclude Callum.
