
Alla vigilia della finale di Vienna tra Sinner e Zverev vale la pena tornare indietro di qualche settimana, quando il numero uno italiano aveva risposto con calma e classe alle frecciate del tedesco. Allora si giocava a Shanghai: Zverev si era lamentato della velocità dei campi, alludendo a presunti favoritismi per Sinner e Alcaraz. Dopo la vittoria contro Altmaier, Jannik non si era sottratto alle domande in zona mista, ma la sua replica era stata un piccolo capolavoro di eleganza: “Non sono io a creare i campi, quindi cerco solo di adattarmi e di giocare il mio miglior tennis possibile, e questo è tutto”.
"Non decidiamo io e Alcaraz"
Un modo diretto ma sereno per riportare il dibattito sui fatti, senza scivolare nella polemica. Poi, tornando sull’argomento, aveva aggiunto: “Non siamo io e Alcaraz a decidere. Non è una nostra decisione. Cerchiamo di adattarci a ogni situazione. Ho la sensazione che ogni settimana sia un po’ diversa. Ho giocato un ottimo tennis anche su campi veloci”. Già allora, Sinner mostrava quella solidità mentale che oggi lo ha portato in finale a Vienna, dove ha superato De Minaur in semifinale e ora troverà proprio Zverev dall’altra parte della rete. Un duello che promette scintille, ma anche un nuovo capitolo di una rivalità che si sta facendo sempre più interessante dentro e fuori dal campo oltre a quella con Carlitos.