Dunque, se moltiplico Zverev per due, ottengo un Maxi Sascha, sì, un Saschone da 11.120 punti… Però non basta. Ne mancano ancora 130 per fare un Alcaraz, e 380 per ottenere un Sinner. Allora potrei sommare uno Zverev con un Fritz, ma non ci siamo ancora, mi arrampico a 10.295 e sono più lontano di prima. E se invece sommassi Sinner e Alcaraz, dando un valore aritmetico ai SinAl o ai Sincaraz che dir si voglia? Sono sulla buona strada: il risultato è 22.750, che potrei ottenere unendo in cordata Zverev, Fritz, Djokovic, Shelton e De Minaur. Ci provo, i cinque insieme fanno 22.780. Ne giro 30 in prestito a Musetti, che gli servono come il pane, pover’anima, costretto da Montecarlo ad andare di corsa fino ad Atene per arrivare a Torino, e ho risolto il problema. Sinner e Alcaraz insieme valgono, in punti, dal numero tre al numero sette della classifica.
Dopo Sinner e Alcaraz il vuoto
Sono davanti alla mia calcolatrice elettronica e anch’io gioco a tennis. Ho disposto tre bottiglie d’acqua ai piedi, in perfetta linea obliqua, come faceva Rafa, l’asciugamano è sul trespolo di fianco e ho pure il borsone Gucci con tutto il necessaire (succo di cetriolini compreso). Vivo la mia avventura pestando di dritto e di rovescio sui tasti di una calcolatrice, parte essenziale ormai del corredo di ogni campione. E non accetto provocazioni, nemmeno quando mi dicono che per 22.750 punti al supermercato qui sotto mi danno tre padelle Super Titan in acciaio inox antiaderente che mi farebbero comodo. Ma sono felice. Come Sinner…Senza algoritmi, ora so che i due insieme, “primo e più primo”, valgono l’intera Top Ten o quasi. Importa? Bè, in un certo qual modo, sì. Ci dicono, i numeri, che la sfida fra primo e più primo, è salita ormai in alta quota, altissima direi, e non ci sono molti riscontri con il passato. Vi riuscirono Murray e Djokovic, alla fine del 2016 che vide lo scozzese sorpassare il serbo proprio nell’indoor di Parigi, per poi batterlo anche alle Finals. Andy raggiunse 12.685 punti, Djokovic 11.780. Non vi riuscirono Nadal e Federer, invece, in quel 2008 olimpico che vide Rafa operare il sorpasso vincendo a Pechino. La loro fu una sfida che il giovane George Alexander Louis Mountbatten-Windsor, principe di Galles, avrebbe serenamente definito una battaglia tra poveracci: Nadal aveva 6.700 punti, Federer 5.930.
